Costi minimi e rivalsa del sub-vettore; se non è tutto oro…
Nelle confuse settimane post voto, mentre anche si cerca di capire se il Parlamento sarà in grado di partorire una maggioranza e, quindi un Governo oppure se, come vaticinato da Eugenio Scalfari, Gentiloni è destinato a continuare fino a nuove elezioni nel 2019, a occupare la scena sono due novità di peso. L’ascesa di Fabrizio Palenzona […]
Nelle confuse settimane post voto, mentre anche si cerca di capire se il Parlamento sarà in grado di partorire una maggioranza e, quindi un Governo oppure se, come vaticinato da Eugenio Scalfari, Gentiloni è destinato a continuare fino a nuove elezioni nel 2019, a occupare la scena sono due novità di peso. L’ascesa di Fabrizio Palenzona a Presidente di Fai Conftrasporto, considerato anche successore in pectore di Carlo Sangalli alla guida di Confcommercio. E poi, le due sentenze della Corte Costituzionale su questioni cruciali: l’articolo 7 ter sulla possibilità di rivalsa del sub-vettore verso il committente se il primo vettore non paga, e la legittimità dei costi minimi dell’autotrasporto.
Scritta nientemeno che dall’ex Presidente del Consiglio, Giuliano Amato, la sentenza sui costi minimi dice che sono pienamente legittimi e conformi al dettato della Costituzione. Affermandone la legittimità anche nei confronti del diritto comunitario e che non limitano il principio di libertà negoziale privata tra le parti.
“Pubblicare subito i costi minimi!”
Per Amato, la determinazione da parte di un organo pubblico dei corrispettivi minimi assicura condizioni remunerative di base agli operatori, evita situazioni di concorrenza sleale, garantisce l’ammortamento degli investimenti e il trattamento giuridico e economico dei dipendenti, realizza la trasparenza del mercato.
Inoltre, partendo da una base incomprimibile, si lascia alle parti maggiore autonomia negoziale. E si rispetta l’interesse pubblico, ponendo un limite sotto il quale potrebbe venire compromessa la sicurezza sulle strade, evitando lo sfruttamento eccessivo di persone e veicoli. Infine, la sentenza respinge anche la tesi che i costi minimi limitino la concorrenza introducendo una barriera all’accesso all’attività per conto terzi.
Di fronte alla sentenza così favorevole, il Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, ha chiesto l’immediata ripubblicazione dei costi minimi sul sito web del Ministero dei Trasporti: «Non ci sono ormai più alibi per negare al settore dell’autotrasporto l’applicazione concreta e reale dei costi minimi. Le considerazioni in diritto della Corte Costituzionale sono chiare e inequivocabili».
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