L’emergenza coronavirus non dà tregua. Dopo la Sardegna ora tocca alla Sicilia: sospesi tutti i collegamenti e i trasporti ordinari da e per la regione. Lo ha comunicato in una nota il Ministero dei Trasporti questa mattina, pubblicando il decreto firmato dalla ministra Paola De Micheli in nottata, a seguito della richiesta pervenuta ieri sera da parte del governatore Musumeci, preoccupato per l’alto numero di rientri avvenuto dopo la firma dei Dpcm della scorsa settimana che istituivano una “zona protetta” per tutta Italia. Nella nota è precisato che il trasporto merci è garantito e regolare.

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Sicilia chiusa, bisogna limitare la diffusione del coronavirus

L’obiettivo del decreto è quello di contenere la diffusione dell’emergenza epidemiologica da coronavirus, cercando di limitare al massimo lo spostamento di persone che, inconsapevolmente, potrebbero essere portatrici sane dell’agente patogeno che, va ribadito, colpisce con maggiore intensità soprattutto persone anziane o con patologie pregresse.

Nel decreto, illustrato nella nota del Mit, viene specificato che “le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, previa autorizzazione del Presidente della Regione. E, ancora, sono consentiti gli spostamenti via mare per i passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa, per comprovate esigenze di lavoro, di salute o per situazioni di necessità. Il trasporto aereo delle persone, da e verso la Sicilia, è assicurato soltanto per improrogabili esigenze di connessione territoriale con la penisola, esclusivamente presso gli aeroporti di Palermo e Catania, mediante due voli A/R Roma-Catania e due voli A/R Roma-Palermo, uno meridiano e l’altro antimeridiano, con sospensione di tutti gli altri voli compresi quelli internazionali”.

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Le preoccupazioni di Musumeci

La firma del decreto arriva dopo una giornata tesa in cui le dichiarazioni di Nello Musumeci, il governatore della Sicilia, sono parse sin da subito particolarmente forti. “In Sicilia ci prepariamo al peggio – ha esordito durante il suo intervento a Mezz’ora in più su Rai3. “Anche se fino a questo momento la diffusione appare contenuta con 188 positivi e 71 ricoverati, di cui 15 in terapia intensiva e due decessi. È chiaro che bisogna essere preparati al peggio – ha proseguito – abbiamo già preparato reparti da convertire per realizzare 1.000-1.500 posti per ospedalizzazione ordinaria e 200 posti per terapia intensiva”.

Musumeci ha poi sostenuto la necessità dell’intervento dell’esercito affermando che “non c’è bisogno di mettere i carri armati per strada ma di dare una mano a polizia e carabinieri”. Quindi un intervento militare con funzioni di pubblica sicurezza, per scoraggiare qualunque tipo di condotta lesiva che vada contro alle direttive del Dpcm 11 marzo. Dopo l’annuncio – sempre ieri – del rafforzamento dei controlli concordato con le prefetture e la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il decreto firmato dalla Ministra dei trasporti De Micheli, che era già nell’aria vista le problematicità illustrate dal governatore, appare come la chiosa inevitabile di una situazione estremamente complessa.

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