Nella conferenza stampa che ha tenuto stasera a Palazzo Chigi, Giuseppe Conte ha reso note le nuove disposizioni prese dal Governo per arginare l’espansione dell’epidemia di Coronavirus che, negli ultimi giorni, ha fatto registrare numeri impressionanti, da vero e proprio bollettino di guerra: 724 i guariti, 7985 gli attuali contagiati (più di 9000 dall’inizio dell’epidemia) e 463 decessi. Le misure del nuovo Dpcm verranno firmate in serata e saranno in vigore da domani mattina su tutto il territorio nazionale: la zona rossa (o arancione che dir si voglia) verrà estesa a tutta Italia e non riguarderà più solamente la Lombardia e le 14 province del Dpcm 8 marzo.

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LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

Le misure del nuovo Dpcm, in piena emergenza Coronavirus

“Abbiamo adottato una nuova decisione che si basa su un presupposto: tempo non ce n’è”. Le parole del premier sottolineano la delicatezza di una situazione che non ha precedenti nella storia della Repubblica Italiana. “La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti” – ha poi proseguito – “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come ‘io resto a casa’. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l’italia zona protetta”. Un provvedimento che riprende a grandi linee il contenuto del Dpcm di sabato notte, andando ora ad espandere le misure contenitive su tutta la penisola. Il premier ha poi affermato che tutti i cittadini dovranno combattere uniti contro la minaccia del Coronavirus, rispettando le misure sanitarie previste per prevenire la diffusione del contagio. Parole di elogio sono poi arrivate per tutti i medici e gli operatori sanitari che stanno combattendo in prima linea l’epidemia, senza sosta, nelle trincee degli ospedali.

Gli autotrasportatori potranno muoversi: necessaria l’autocertificazione per comprovati motivi lavorativi

Oltre alla proroga della chiusura di tutte le scuole di qualunque ordine e grado e della sospensione del campionato di Serie A, è stato ribadito che è vietato qualunque tipo di spostamento dal proprio domicilio se non per comprovati motivi lavorativi, necessità impellenti o urgenze sanitarie. I viaggi degli autotrasportatori rientrano nella prima di queste tre categorie quindi per tutti i camionisti non ci sarà nessun problema di movimento, come ieri ha ribadito in una nota il Ministero dei Trasporti. Occorrerà quindi munirsi dell’autocertificazione per qualunque tipo di movimento: in caso di dichiarazione fallace, ha precisato il premier, non solo si potrà incorrere nella sanzione per la violazione delle misure restrittive, ma anche nella fattispecie penale della falsa dichiarazione. Un reato doppio in pratica, volto a scoraggiare qualunque tipo di movimento che possa mettere in pericolo la vita degli altri e tutta la comunità, nonostante la logica di responsabilizzazione dei singoli di cui si parlava stamattina nella circolare del Ministero dell’Interno. Questa è l’ora della responsabilità, per noi del mondo dei trasporti, per tutti.

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