Coronavirus, Bridgestone riapre gradualmente i suoi stabilimenti nel mondo
Con le curve epidemiche da coronavirus che hanno smesso di crescere e la situazione “plateau” (linea piatta, ma comunque alta, di contagi) ormai confermata, anche dal settore automotive iniziano ad arrivare i primi flebili segnali di un ritorno alla normalità dopo una crisi che pare eterna, la cui conclusione – ci duole dirlo – è […]
Con le curve epidemiche da coronavirus che hanno smesso di crescere e la situazione “plateau” (linea piatta, ma comunque alta, di contagi) ormai confermata, anche dal settore automotive iniziano ad arrivare i primi flebili segnali di un ritorno alla normalità dopo una crisi che pare eterna, la cui conclusione – ci duole dirlo – è tutt’altro che vicina. Bridgestone ha fatto sapere con una nota che la produzione verrà riavviata gradualmente nella maggioranza dei suoi impianti produttivi nella macro regione EMIA (Europa, Medio Oriente, India e Africa), in risposta alla domanda di mercato e alle esigenze dei clienti.
A partire dal 14 aprile la produzione è ripartita negli impianti situati in Spagna (Burgos, Bilbao e Puente San Miguel) in linea con l’inizio, seppur estremamente cauto, della fase 2 annunciata dal premier Sanchez per il paese iberico e in Russia (Ulyanovsk). Lo stabilimento di Bari in Italia e Lanklaar in Belgio, riapriranno verso la fine del mese di aprile. Gli impianti produttivi in India, Sud Africa e Francia rimangono invece chiusi per il momento.
Coronavirus, operatività garantita negli impianti produttivi in Polonia e Ungheria
Gli stabilimenti situati in Polonia (Poznan e Stargard) e Ungheria (Tatabanya) sono invece sempre rimasti operativi, seppur ad un regime produttivo ridotto. La riapertura degli impianti produttivi riflette l’andamento della domanda registrato in molti dei segmenti di mercato in cui opera Bridgestone EMIA, in particolar modo i pneumatici passeggero OEM e i pneumatici per veicoli commerciali, che sono stati colpiti in modo meno marcato dalla recessione economica innescata dall’emergenza coronavirus.
Sicurezza e salute prima di tutto
Nella macro regione EMIA Bridgestone continuerà a lavorare a stretto contatto con i propri clienti e partner allo scopo di assicurare una fornitura adeguata, monitorando allo stesso tempo le fluttuazioni della domanda. La sicurezza e la salute dei dipendenti rimane la priorità numero uno per arginare i possibili contagi da coronavirus. Per questo motivo, Bridgestone sta prendendo le necessarie misure di precauzione, in linea con i suoi protocolli per la sicurezza sul luogo di lavoro, e applica con rigore le raccomandazioni delle Autorità per assicurare il mantenimento delle distanze interpersonali e l’utilizzo degli adeguati dispositivi di protezione da parte dei dipendenti.
In aggiunta, attraverso specifiche procedure e check list, viene garantita la sicurezza del luogo di lavoro prima di riprendere ogni attività. L’azienda tiene costantemente monitorata la situazione e segue le indicazioni per la salute e la sicurezza fornite dai più importanti istituti internazionali come l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) e il CDC (Center for Disease Control and Prevention), così come le normative specifiche dei Paesi in cui opera.