Coronavirus, autisti in rivolta: ancora problemi con le stazioni di servizio
Nonostante il Ministero avesse precisato che l’apertura dei locali sulle principali strade statali e autostrade italiane fosse garantita per gli autotrasportatori – anche dopo le 18 – la situazione delle stazioni di servizio resta incerta, per non parlare degli spiacevoli divieti messi in atto da alcuni committenti all’interno dei proprio locali, off-limits agli autisti per […]
Nonostante il Ministero avesse precisato che l’apertura dei locali sulle principali strade statali e autostrade italiane fosse garantita per gli autotrasportatori – anche dopo le 18 – la situazione delle stazioni di servizio resta incerta, per non parlare degli spiacevoli divieti messi in atto da alcuni committenti all’interno dei proprio locali, off-limits agli autisti per paura del contagio.
Autisti trattati come bestie, possibile sciopero in arrivo
Le lamentele degli autisti continuano ad arrivare da tutta Italia, non ultima quella di Michele Perrotti, titolare dell’omonima azienda di trasporti foggiana, particolarmente critico nei confronti dei gestori delle stazioni, a detta sua colpevoli di ghettizzare una categoria già sotto grande stress in questi giorni complicati. Alcuni bar e ristoranti sulle principali vie di comunicazione italiane infatti, stando alle testimonianze di alcuni dipendenti della sua flotta di trasporti, non offrono cibo agli autisti ma solo beni accessori come accendini e sigarette.
In un video pubblicato su Facebook e rilanciato in televisione dalle Iene (Italia Uno) Perrotti tuona: “Non mangiamo sigarette e non siamo bestie. Il trasporto lo stiamo facendo noi, aziende di autotrasporti”, riferendosi ai tanti proclami delle associazioni di categoria, dei Ministeri competenti e del Governo a cui, purtroppo, la realtà dei fatti non sempre corrisponde.
“Noi non siamo delle bestie, abbiamo famiglie. Chiediamo assolutamente che le aree di servizio e i ristoranti vengano riaperti, altrimenti lunedì bloccheremo anche noi l’Italia: faremo uno sciopero, non in mezzo alla strada ma nei nostri parcheggi, in automatico”. Con un ipotetico sciopero degli autotrasportatori si apre uno spiraglio preoccupante per il Paese, soprattutto ora che incombe anche la serrata dei benzinai. Nonostante la durezza, va riconosciuto che le parole di Perrotti sono dettate da una situazione inaccettabile in cui, purtroppo, da più di due settimane a questa parte si ritrova la categoria, ovvero sin dall’emanazione dei Dpcm in cui lo statuto di “zona protetta” veniva esteso a tutta Italia.
Le iniziative di solidarietà non mancano
Per fortuna qualche barlume di speranza persiste, in mezzo ad una situazione tutt’altro che rosea. Le iniziative di solidarietà nei confronti degli autisti, come si evince dalle due immagini qui sopra, non sono mancate. Per esempio un bar nel veronese, con un simpatico cartello esposto sulla porta d’ingresso, ha simbolicamente aperto il locale ai soli autisti, minacciando di denuncia tutti gli avventori che, senza motivo, si fossero recati all’interno: un vero e proprio ribaltamento di situazione che è riuscito a strappare qualche sorriso ai più. Le direttive dei vari Dpcm, a cui sono seguite innumerevoli – e forse un po’ troppe – autocertificazioni, in questo senso hanno insegnato.
“Un profondo ringraziamento a tutti voi che, con sforzo ed impegno in questi giorni complicati continuate a trasportare, sui Vostri automezzi, le merci ai supermercati “IL GIGANTE” queste invece le parole della nota catena di supermercati che, oltre a ringraziare la categoria, offre a tutti gli autisti un cestino per il pranzo. Che dire, davvero un’ottima iniziativa.