Dopo la mobilitazione di quasi tutte le sigle associative che a gran voce avevano richiesto se non l’eliminazione almeno il posticipo dell’entrata in vigore, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti è finalmente scesa in campo sulla questione del contributo ART che anche le imprese di settore dovranno versare e ha accolto le richieste lanciate dall’autotrasporto. La data ultime per effettuare il pagamento è stata divisa e posticipata al prossimo autunno. In sostanza le imprese dovranno pagare solo 1/3 del contributo ART totale entro il 30 aprile (la data di scadenza precedentemente indicata), mentre i restanti 2/3 entro la fine di ottobre 2021.

Certo, non si tratta dell’eliminazione auspicata dopo l’obbligo di versamento imposto dalle recenti sentenze del Consiglio di Stato, ma è comunque un primo tassello fondamentale che consente al settore di prendere una boccata di ossigeno, in un momento ancora complicato, con la carenza di liquidità dettata dalla doppia crisi pandemica ed economica.

Contributo ART, Zaccheo spera nell’avvio di una stagione di confronto con l’autotrasporto

Nella missiva inviata alle sigle associative con cui il Presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Nicola Zaccheo, ha annunciato le nuove scadenze, è stato auspicato anche l’avvio di una nuova stagione di confronto e collaborazione con il settore dell’autotrasporto, anche rispetto a future esigenze regolatorie, nell’ambito della cornice istituzionale delineata dal quadro normativo vigente.

Zaccheo ha precisato che il contributo ART annuale 2021 dovuto per il funzionamento dell’Autorità, come definitivamente accertato dal Consiglio di Stato, è stato determinato in misura tale da: evitare l’insorgere di obblighi contributivi a carico dei piccoli operatori e delle microimprese; tener conto della crisi economica e finanziaria che sta colpendo in particolare il settore dei trasporti; venire incontro alle esigenze di cassa delle aziende.

Regole e modalità

Va ricordato che il contributo per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti per l’anno 2021, rispetto al massimo dell’1 per mille consentito dalla legge, è stato stabilito in misura pari allo 0,6 per mille del fatturato. Le imprese che esercitano servizi di trasporto di merci su strada connessi con autostrade, porti, scali ferroviari merci, aeroporti, interporti sono tenute al versamento del contributo solo se hanno, al 31 dicembre 2020, nella propria disponibilità veicoli, dotati di capacità di carico, con massa complessiva oltre i 26.000 chilogrammi nonché trattori con peso rimorchiabile oltre i 26.000 chilogrammi. Ai fini del contributo è computato solo il fatturato derivante dall’attività sopra individuata e svolta dai suddetti mezzi.

Inoltre, è stata individuata una soglia di esenzione per le imprese di trasporto con fatturato fino a tre milioni di euro, per cui il versamento non è dovuto per importi contributivi che risultassero pari o inferiori a 1.800 euro. Perciò, come disposto dal Consiglio dell’Autorità, il contributo per l’anno 2021 deve essere versato in misura pari a un terzo dell’importo entro e non oltre il 30 aprile 2021; i due terzi residui devono essere versati entro e non oltre il 29 ottobre 2021.

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