Come ogni anno (quella pubblicata nei giorni scorsi è la quarta edizione), Continental attraverso il suo Osservatorio scatta una fotografia attendibile della situazione dell’autotrasporto in Italia (qui il nostro post sulla scorsa rilevazione). Ebbene, nel 2023 Continental ha conteggiato 22.999 immatricolazioni di veicoli pesanti superiori alle 16 tonnellate, con Lombardia, Campania e Veneto identificate come le prime regioni in termini assoluti come numero di nuove immatricolazioni.

Non si registrano cambiamenti sostanziali in termini di alimentazioni dei truck, con il diesel in leggerissimo calo ma sempre con una percentuale superiore al 90%. Il metano è in lieve calo, mentre crescono di appena lo 0,1%, passando allo 0,4%, i veicoli elettrici, con Valle d’Aosta e Trentino identificate come le regioni con la quota di elettrici più alta.

osservatorio continental

Osservatorio Continental: la classe di emissioni e l’età dei camion in circolazione

Movimenti un po’ più significativi si registrano nel conteggio della classe di emissioni, così come dell’età dei veicoli in circolazione. Secondo l’Osservatorio Continental, nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale contro il 53,4% del 2022, con Euro 5 e 6 in aumento (+0,7 e +2,1 punti percentuali in più) e gli Euro 4 in contrazione (-0,7).

L’età degli autocarri in circolazione rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante. La tallona quella degli autocarri entro dieci anni (35,2%) seguita da quella tra 10 e 20 anni, al 29,3%.

Un parco circolante agé e molto diverso fra Nord e Sud

Complessivamente la fotografia rimane quella di un parco agé e molto diverso fra Nord e Sud (non a caso, le regioni più ‘virtuose’ in termini di età di mezzi sono ancora una volta Valle d’Aosta e Trentino Alto-Adige. Al Sud la presenza di molti veicoli immatricolati in conto proprio e di trasportatori monoveicolari influenza negativamente la freschezza del parco.

Infine, un dato interessante è quello relativo al traffico autostradale. Nel 2023, il traffico in autostrada ha confermato il trend positivo della mobilità rispetto al 2022, con aumenti sia per i veicoli leggeri (+4,7%), sia per i veicoli pesanti (+0,9%). L’incremento è sensibilmente minore di quello registrato nel 2022, anno che ha risentito in positivo della ripresa post Covid. Il traffico è ormai tornato ai livelli antecedenti alla pandemia.

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