COBO disegna le nuove frontiere dell’interfaccia uomo-macchina
In quel di Leno, nel Bresciano, si trova una delle realtà più dinamiche nel trasversale mondo della meccatronica. Dagli autocarri ai trattori agricoli, dai carrelli elevatori alle macchine movimento terra, COBO Group propone un’ampia gamma di componenti dal carattere innovativo in grado di competere sui diversi mercati internazionali. L’ultima chicca si chiama i.st, acronimo di […]
In quel di Leno, nel Bresciano, si trova una delle realtà più dinamiche nel trasversale mondo della meccatronica. Dagli autocarri ai trattori agricoli, dai carrelli elevatori alle macchine movimento terra, COBO Group propone un’ampia gamma di componenti dal carattere innovativo in grado di competere sui diversi mercati internazionali.
L’ultima chicca si chiama i.st, acronimo di Interactive Steering Column Technology e rappresenta la concretizzazione di una decisiva serie di upgrade. Con i.st, COBO trasforma la colonnetta sterzo in un vero e proprio ‘COCKPIT’ in grado di fornire al veicolo, oltre a tutti controlli, anche la tracciabilità e il controllo della posizione, la geolocalizzazione dei comandi, dei messaggi ed allarmi che girano nella propria rete CAN e il monitoraggio delle performances delle lavorazioni da esso compiute.
L’i.st è integrazione e sintesi di una progettazione meccatronica con obiettivi di base molto ambiziosi come la riduzione del numero di componenti, l’aumento delle funzioni operative, il miglioramento dell’ergonomia dei comandi e della sicurezza di guida dell’operatore. L’i.st è in grado infatti di interagire col power train del veicolo, con i controlli sul bracciolo, con il sedile, con l’impianto di illuminazione, con gli implements connessi e soprattutto è in grado di dare connettività al veicolo utilizzando uno Smart Phone o un Tablet come bridge.
Il veicolo potrà fornire dati ed informazioni al service in modo da consentire diagnostiche sempre più mirate e circostanziate che permettono di stabilire una relazione precisa tra causa ed effetto; ogni evento potrà cioè essere riferito alla posizione ed al tipo di attrezzo in uso, quindi alle condizioni di lavoro in cui si è verificato.
Lo sviluppo di questo progetto porterà alla fine ad avere un prodotto fortemente integrato, ma al tempo stesso flessibile e scalabile nelle varie categorie di veicoli. Anche il cinematismo meccanico, a richiesta, così come già avvenuto per Throttle and Brake Pedal, lascerà il posto ad una soluzione “by wire” direttamente connesso con la ECU del sistema attuativo di sterzo; In questo modo anche il volante diventerà un componente attivo, o detto più semplicemente, un “sensore nelle mani dell’operatore”.
Le caratteristiche di una sterzata, se brusca o progressiva, se stretta o più tondeggiante, se a destra piuttosto che a sinistra, saranno verificate in real time e trasferite al dispositivo di sterzo solo dopo essere state verificate ed adattate alla velocità del veicolo ed al suo setting in quell’istante, in modo da evitare manovre pericolose.