CNH Industrial (Iveco), prorogata chiusura stabilimenti in Italia
Alla luce del perdurare dello stato di emergenza legato al Covid-19, CNH Industrial, la casa madre di Iveco, ha fatto sapere in una nota che la sospensione delle attività degli stabilimenti produttivi in Italia, annunciata lo scorso 20 marzo e inizialmente prevista per quattordici giorni, proseguirà per altre due settimane, fino al 17 aprile. Nella […]
Alla luce del perdurare dello stato di emergenza legato al Covid-19, CNH Industrial, la casa madre di Iveco, ha fatto sapere in una nota che la sospensione delle attività degli stabilimenti produttivi in Italia, annunciata lo scorso 20 marzo e inizialmente prevista per quattordici giorni, proseguirà per altre due settimane, fino al 17 aprile. Nella nota viene inoltre specificato che successivi aggiornamenti saranno comunicati sulla base dell’evolversi della situazione. In base al Dpcm firmato dal premier Conte ieri sera, le misure contenitive sono state infatti prorogate fino al 13 aprile.
AGGIORNAMENTO 3 APRILE
Alla luce della continua emergenza causata dalla pandemia COVID-19, CNH Industrial ha annunciato oggi che la maggior parte delle sue operazioni di assemblaggio europeo rimarrà sospesa fino al 17 aprile.
I centri logistici, e le relative operazioni industriali e di fornitura, rimangono operativi per garantire ai clienti finali il supporto tempestivo ed efficiente dei ricambi e del servizio di assistenza. Questa decisione è stata presa considerando la natura vitale per la società dei settori in cui la società opera, soprattutto in situazioni di emergenza: macchine agricole e per l’edilizia, trasporto di merci e persone, veicoli antincendio e quelli dedicati alla sicurezza pubblica.
CNH Industrial (Iveco) si ferma ancora due settimane in Italia
La notizia delle proroga della chiusura degli stabilimenti arriva a pochi giorni dall’annuncio della sospensione della maggior parte delle attività produttive in Nord e Sud America, anche qui in linea con le direttive dei vari governi nazionali, alle prese con il contenimento della pandemia da Covid-19. Le attività del gruppo in queste due macro aree riguardano macchine per le costruzioni e per l’agricoltura (prevalentemente in Nord America), veicoli commerciali e propulsori (Sud America).
Come già annunciato negli scorsi comunicati, in questo periodo CNH Industrial (Iveco), sulla base del contesto normativo e di best practices in continua evoluzione, continuerà ad aggiornare e migliorare i propri standard di sicurezza e dotazioni per riprendere efficacemente l’operatività non appena possibile. Va ricordato che in Italia le linee guida sulle misure di sicurezza da adottare negli ambienti lavorativi sono contenute nel protocollo sottoscritto tra le parti sociali il 14 marzo scorso e poi firmato dal Governo, sulla base di quanto sostenuto dal Dpcm 11 marzo. Oltre all’esortazione al lavoro agile (o smartworking che dir si voglia) e all’utilizzo di ammortizzatori sociali per arginare l’impatto economico del coronavirus, sono tante le misure previste: dalla distanza di sicurezza di almeno un metro all’utilizzo delle mascherine ove tale distanza non possa essere sempre garantita, dalla sanificazione regolare dei luoghi di lavoro fino alla limitazione degli spostamenti non essenziali all’interno degli stabilimenti.
Ricambistica e assistenza restano garantite
Nella nota viene poi specificato che tutte le attività della filiera della ricambistica e dell’assistenza in Italia e in Europa proseguiranno, avendo il gruppo attuato tutte le misure di sicurezza, contenimento e prevenzione previste dalla legge e concordate con i lavoratori. In questo modo sarà possibile per i clienti finali conservare in attività e nelle adeguate condizioni di funzionamento le proprie flotte e mezzi per l’agricoltura, le costruzioni, il trasporto di merci e persone durante questo periodo.
Della decisione aziendale sono state ovviamente informate le organizzazioni sindacali, nell’ambito del costruttivo e continuo dialogo avviato all’inizio dell’attuale crisi legata al Covid-19.