Ci siamo appena messi alle spalle il terzo appuntamento del Sustainable Tour 2022 sulla guida autonoma (qui il video integrale) ed è già ora di pensare alla prossima tappa, la quarta e ultima per quest’anno. Il prossimo 22 novembre alle ore 14:30 presso l’Auditorium di SACBO a Grassobbio, in provincia di Bergamo, ci si ritroverà per fare il punto sui veicoli a trazione alternativa nei centri urbani. Il convegno dal titolo “City Logistics: l’elettrico in città” sarà, come sempre, moderato da Maurizio Cervetto e Luca Barassi, con la partecipazione del professor Paolo Volta e un panel in via di definizione (qui il programma ufficiale, prontamente aggiornato).

Sustainable Tour 2022: lo scenario della quarta tappa

Economia ecologica, sviluppo sostenibile e salvaguardia dell’ambiente, insomma, sono i temi all’ordine del giorno. Con il C40 Climate leadership group, network di 96 città di tutto il mondo che rappresentano più del 20 per cento dell’economia globale e di cui Milano, unica città italiana, fa parte, si è data una forte accelerazione verso la trasformazione della mobilità urbana, di cittadini e merci, in modalità più sostenibili. E nel panel delle misure per sviluppare la green economy c’è la transizione verso l’elettrico di tutti i veicoli che impattano sull’ambiente urbano. Quindi anche dei veicoli commerciali che coprono l’ultimo miglio sia nella distribuzione parcel sia nel rifornimento di merci più pesanti, così come dei veicoli adibiti alla raccolta rifiuti e ai servizi urbani in genere.

Transizione verso l’elettrico che, nel nostro Paese, seppure iniziata osserva un ritardo: la quota di mercato dei veicoli elettrici, anche se in forte crescita, nel 2021 ha raggiunto solo il 2% del totale. Mentre sulle previsioni future, influiscono fattori di rallentamento come il calo della produzione industriale e l’aumento del costo dell’energia, soprattutto di quella elettrica.

Città davvero smart, anche sul trasporto

Ma la marcia verso la smart city, quindi verso il miglioramento della qualità della vita urbana attraverso attività che coinvolgono soprattutto i campi della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, non si fermerà. Sempre più realtà urbane si stanno attivando nell’implementazione di sistemi di raccolta differenziata anche con l’ausilio di mezzi connotati da elevata efficienza: camion a doppia vasca che consentono di dimezzare il numero di passaggi raddoppiando le tipologie di rifiuti raccolte, pannelli fotovoltaici applicati a cestini stradali compattanti e, naturalmente, veicoli a trazione elettrica di grandi dimensioni, sino a 26 ton. E sempre più aziende di trasporto stanno implementando la loro flotta elettrica con veicoli che, ormai, vanno dal furgone per le consegne dell’e-commerce al trattore per combinazioni da 40 ton in grado di rifornire la Gdo.

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In questa prospettiva, resta da vedere quanto sono preparate le città europee alla mobilità elettrica. Uswitch, compagnia britannica specializzata nel confronto prezzi, ha elaborato un indice di valutazione con cui identificare le migliori città in Europa sotto il profilo della “e-mobility frendliness” in cui l’Italia non ce la fa a guadagnarsi un posto nelle prime dieci. Mentre quella più attrezzata per la mobilità elettrica tra le realtà italiane appare Milano, con un punteggio di 6,36 su 10 e la più breve distanza media tra i punti di ricarica (1,03 km). Molto più in basso, invece, il posizionamento di Torino e Roma.

Se aziende e privati si stanno attrezzando per la ricarica dei veicoli elettrici, se le municipalizzate stanno convertendo le loro flotte, la politica a tutti i livelli, dagli Enti locali al Governo centrale è però chiamata a legiferare e finanziare la transizione ecologica affinché avvenga in modo ordinato e il più velocemente possibile. Se ne parlerà il 22 novembre al Sustainable Tour.

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