Chereau, il freddo nel DNA
Chereau continua il cammino di innovazione che lo distingue da sempre. Il costruttore normanno, infatti, conferma ancora una volta la sua vocazione verso ricerca e sviluppo. E lo fa migliorando, se possibile, le sue già elevate prestazioni in termini di abbassamento dei consumi, efficienza e soluzioni mirate verso la catena del freddo. Una gamma di […]
Chereau continua il cammino di innovazione che lo distingue da sempre. Il costruttore normanno, infatti, conferma ancora una volta la sua vocazione verso ricerca e sviluppo. E lo fa migliorando, se possibile, le sue già elevate prestazioni in termini di abbassamento dei consumi, efficienza e soluzioni mirate verso la catena del freddo. Una gamma di prodotti che sa unire elevate prestazioni termiche con soluzioni studiate per risolvere problemi specifici. Oggi Chereau sta infatti sviluppando diversi progetti che partono tutti dalla stessa base logica: fornire soluzioni dai contenuti tecnici rilevanti. Con l’obiettivo di costruire il trasporto del futuro. Il progetto Chereau Hydrogen Power H2 è oggi una realtà concreta verso l’impiego delle celle a combustibile a idrogeno.
Chereau Performance, il punto di riferimento
Non è un caso se oggi, nel mondo del trasporto refrigerato, la gamma Performance sia il punto di riferimento in termini prestazionali. Alla base ci sono la cura progettuale e costruttiva delle connessioni e l’impiego di materiali altamente performanti. Chereau è oggi in grado di garantire un coefficiente di trasmissibilità K pari a 0,27 sui propri semirimorchi frigoriferi. Un valore rilevante, che consente ad un carico a +2°C di passare a +7°C in 11 ore e 20 minuti in caso di avaria del gruppo frigo. La gamma Chereau Inogam Evo, già un punto di riferimento del mercato, impiega 3 ore e 20 minuti per lo stesso sbalzo termico alle stesse condizioni. Prestazioni eccezionali che la Performance ottiene grazie all’uso del sistema V.I.P., Vacuum Insulated Panel.
Il segreto è nel sotto vuoto
Il sistema Vacuum Insulated Panel è progettato e prodotto interamente da Chereau. Le prestazioni elevate sono ottenute grazie all’impiego di un pannello flessibile sotto vuoto dallo spessore di 2 cm. Pannello integrato nella tecnologia produttiva del costruttore. Per ottenere valori simili di coefficiente K si dovrebbero utilizzare spessori fino a 20 cm di poliuretano oppure 30 cm di polistirene. Per arrivare a 40 cm di sughero. L’impiego di questa tecnologia permette di avere la garanzia ATP per 15 anni. Con evidenti vantaggi sia in termini di mantenimento della catena del freddo, sia per quanto riguarda il risparmio di carburante per la refrigerazione. Un risparmio che arriva al 20% e permette anche di allungare la vita utile dell’unità di refrigerazione. Una soluzione particolarmente indicata per i trasporti su lunghe percorrenze grazie al mantenimento della catena del freddo in caso di avaria dell’unità frigo.