‘Cartello del camion’

All’inizio dell’anno scorso lo studio legale Hausfeld, specializzato in cause internazionali, aveva ricevuto l’incarico per una class action nei confronti dei marchi di camion (Daf, Iveco, Mercedes, Renault e Volvo) che avevano fatto ‘cartello’ sui prezzi dal 1997 al 2011. Costruttori condannati nel 2016 a pagare più di 2,9 miliardi di multa. Unici esclusi: Man, per avere fatto da ‘talpa’, e Scania che non aveva voluto ‘transare’.

‘Cartello del camion’, cosa bolle in pentola

A sostenere la causa, l’olandese Tin Transport en Logistiek (5.500 aziende) e la Swedish Association of Road Transport Companies (6 mila imprese). In contemporanea, anche Fita-Cna aveva promosso una class action per ottenere un risarcimento intorno al 20 per cento del prezzo pagato per i camion acquistati nel periodo del cartello. Causa a cui avevano aderito circa duemila aziende per un totale di 7 mila veicoli.

Ora, Anita, Assotir, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Unitai e Sna Casartigiani fanno sapere di avere aderito alla class action presso il tribunale di Amsterdam che l’olandese Stichting Trucks Cartel Compensation e la Litigation Funder Omni Bridgeway, specializzata in contenziosi, hanno promosso circa un anno fa.

Una piattaforma dedicata e uno sportello ad hoc

Secondo le associazioni italiane, «l’azione non comporta nessun costo e nessun rischio» per i loro iscritti. Che potranno aderire tramite l’apposita piattaforma online.  Per la class action che Associazione di classe ha promosso nei tribunali di Milano, Roma e Napoli,  Conflavoro Pmi ha creato uno sportello ad hoc cui rivolgersi.

‘Cartello del camion’

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