Gli aggravi dei costi per il trasporto merci merci in Italia, dettati dal caro-carburanti senza freni dell’ultimo anno (con i nuovi record toccati proprio a gennaio), sono superiori dell’11% rispetto alla media europea, e ammonterebbero, stando alle analisi, ad un valore che lieviterà fino ai 13 miliardi all’anno. E’ cupa l’analisi in riferimento all’aumento dei prezzi dei carburanti che pesano sulle famiglie e sulle imprese effettuata da Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti), la più importante associazione agricola italiana.

In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante – sottolinea Coldiretti – è pari a 1,12 €/km, più alto di nazioni come la Francia (1.08 €/km) e la Germania (1.04 €/ km), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 €/km, in Romania 0.64 €/km; in Lituania 0,65 €/km, in Polonia 0.70 €/km secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it).

Caro-carburanti, effetti devastanti a cascata: dai trasporti commerciali ai consumi

In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada il nuovo record dei prezzi dei carburanti – precisa la Coldiretti – ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. A subire gli effetti i – continua la Coldiretti – è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea.

“In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) finanziato con il Recovery Fund può essere determinante per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolinea “l’importanza di dotare il paese di una riserva energetica sostenibile puntando sulla filiera del biometano agricolo da fonti rinnovabili con l’obiettivo di arrivare a rappresentare il 10% del fabbisogno della rete del gas nazionale”.

In queste condizioni, conclude la nota Coldiretti, è importante individuare alternative green come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sul Recovery plan elaborato dalla Coldiretti per sviluppare le bioenergie in Italia

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