Gli effetti della carenza camionisti, annoso problema che da anni ormai affligge il settore a causa dell’emorragia di conducenti professionali, saranno mitigati dall’entrata in vigore del Decreto Flussi, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che, di fatto, aprirà la porta alla professione nel nostro Paese a cittadini non comunitari in possesso di licenze di guida equivalenti alla categoria CE.

Il Decreto in questione altri non è che il documento di “Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2020”. Ed è regolato da un DPCM lo scorso 7 luglio.

carenza camionisti

Un provvedimento per limitare la carenza camionisti

Il Decreto Flussi, ribadisce ANITA in una nota, riserva una quota di ingressi di cittadini non comunitari all’autotrasporto merci per conto terzi. Il fine è che possano essere impiegati come conducenti professionali.

Tutto ciò può avvenire solo se le licenze dei conducenti, oltre ad essere equivalenti a quelle comunitarie, possono anche essere convertibili sulla base di esistenti accordi di reciprocità tra i Paesi terzi di provenienza e l’Italia.

Quindi, per quanto riguarda l’autotrasporto, saranno ammessi camionisti provenienti da:

  • Algeria
  • Marocco
  • Tunisia in Nord Africa
  • Repubblica di Macedonia del Nord
  • Moldova
  • Ucraina in Europa dell’Est e nei Balcani
  • Sri Lanka in Asia

Una misura necessaria e richiesta da anni

E’ la prima volta che in un documento di programmazione dei flussi migratori, solitamente finalizzati a settori come l’edilizia o il turismo, è prevista anche una specifica quota per l’autotrasporto.

Ecco le parole del Presidente di ANITA, Thomas Baumgartner.

“È una bella notizia per i nostri associati e per tutte le imprese del settore. Lavoravamo da tempo per ottenere questo risultato. Non è stato possibile riservare una quota completamente dedicata, così come avremmo voluto, ma è un primo passo importantissimo”.

L’autotrasporto dovrà quindi condividere i 6mila ingressi assegnati con l’edilizia, il turismo e gli alberghi. Baumgartner e Anita la ritengono “una risposta valida all’annosa carenza di autisti professionali che fatichiamo sempre più a trovare sul mercato del lavoro italiano e comunitario”.

carenza camionisti

Carenza camionisti, in Italia mancano all’appello migliaia di conducenti

Questo quello che nella nota, a commento della pubblicazione del Decreto, ha ribadito ANITA.

“In Italia le stime più recenti degli operatori del comparto parlano di circa 15mila conducenti che mancano all’appello. A cui si aggiunge l’età media elevata dei lavoratori del settore: il 45,8% dei titolari delle Carte di Qualificazione del Conducente hanno superato i 50 anni mentre solo il 18,1% ha un’età inferiore ai 40 anni.

Molte le ragioni di questa situazione. Per esempio, i giovani che trovano – a differenza che in anni passati – scarsamente appetibile la professione di conducente. Oppure, i costi elevati di acquisizione dei titoli necessari alla guida di mezzi di autotrasporto merci. Infatti, per conseguire la patente, si arriva a spendere fino a 6mila euro. A cui si aggiunge che l’evoluzione del settore richiede oggi competenze nuove e sempre più ampie che vanno ben oltre la mera guida del veicolo”.

Un problema generalizzato

Il problema della carenza camionisti non è solo italiano ma riguarda anche gli altri Paesi della UE: la Germania, la più colpita dal problema, da tempo ha orientato il proprio intervento al reclutamento di nuovi autisti dai Paesi non UE, ma la stessa cosa l’hanno fatta quasi tutti gli Stati membri dell’Est Europa.

“È importante che l’Italia non arrivi ultima  conclude Baumgartner – nel dotarsi di una strategia ad hoc, mostrando lungimiranza nell’interpretare le dinamiche del settore. Attingere al Decreto Flussi è la prima risposta possibile e ANITA continuerà a sostenere la necessità di una quota più corposa ed esclusivamente dedicata al settore anche nei successivi provvedimenti di regolazione degli ingressi. Un’altra, di più lungo periodoe strutturale, è un intervento pubblico che promuova la figura dell’autista, anche attraverso l’orientamento professionale post-scuola verso i giovani, che in questo settore troverebbero subito un impiego”.

Le date utili per presentare le domande

Assotir ha sintetizzato le indicazioni per presentare le domande contenute nella circolare interministeriale sul Decreto Flussi.A partire dalle 9:00 del 13 ottobre 2020 sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda all’indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it, che saranno trasmessi, esclusivamente con le consuete modalità telematiche.

Le domande potranno essere inviate a partire:

  • dalle ore 9:00 del 22 ottobre 2020 per l’assunzione di lavoratori non stagionali, per i lavoratori autonomi e per le conversioni.

Rientrano tra queste domande anche quelle per i lavoratori non stagionali nel settore dell’autotrasporto, dell’edilizia del turismo relative ai cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia. Per i cittadini, invece, di quei Paesi il cui accordo di cooperazione in materia migratoria non è ancora in vigore,  le domande potranno essere trasmesse solo a partire dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione  dell’accordo di cooperazione sulla Gazzetta Ufficiale.

  • dalle ore 9:00 del 27 ottobre 2020 per l’assunzione di lavoratori stagionali.

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