Carenza autisti, è emergenza nazionale: Trasportounito propone le imprese-scuola
Longo: “La complessità del problema deve necessariamente prevedere interventi articolati finalizzati ad una diversa concezione dell’addestramento”. Tra le proposte anche la contemporaneità di esame CQC e patente di guida
“Il rischio di collasso del sistema dei trasporti e logistico per la carenza ormai entrata in fase acuta di autisti e conducenti di Tir ha ormai sforato il tetto dell’emergenza nazionale”. Nonostante gli incentivi per le patenti e la formazione nel settore dell’autotrasporto inseriti nel DL Infrastrutture, le parole di Trasportounito sulla carenza autisti lasciano trasparire grande preoccupazione per la gravità di una situazione “che rischia di minare l’intero sistema economico italiano”.
Ed è proprio per questo motivo che oltre alla denuncia delle problematiche, l’associazione di categoria ha lanciato una proposte per arginare i danni della carenza autisti: “realizzare l’addestramento di nuovi conducenti di veicoli industriali nell’ambito di identificate imprese-scuola, previa acquisizione dell’abilitazione alla guida e superamento dell’esame CQC”.
Trasportounito, sul tavolo le proposte per risolvere la carenza autisti
Questa è la proposta centrale di un progetto articolato che l’associazione Trasportounito ha depositato sul tavolo della “commissione conducenti” recentemente costituita, presso l’Albo degli Autotrasportatori, su indicazione del Viceministro.
Secondo il Segretario Generale di Trasportounito, Maurizio Longo, l’emergenza impone provvedimenti immediati. “La complessità del problema – ha sottolineato Longo – deve necessariamente prevedere interventi articolati finalizzati ad una diversa concezione dell’addestramento e di gestione amministrativa anche per quanto riguarda i potenziali conducenti extracomunitari”. E la proposta prevede un vero e proprio protocollo contenente modifiche normative, incentivi economici e procedure ministeriali dedicate fra le quali, a titolo esemplificativo, occorrono:
- Incentivi per la costituzione di “imprese-scuola” accreditate, in grado di realizzare formazione pratica di guida ai nuovi conducenti;
- Eliminazione dell’obbligatorietà del corso iniziale CQC consentendo la contemporaneità dell’esame CQC con quello della patente di guida;
- Programmi formativi semplificati in logica digitale;
- Uffici dedicati alla gestione amministrativa per i potenziali conducenti extra comunitari;
- Procedure preferenziali per le patenti professionali nell’ambito della motorizzazione;
- Eliminazione del contributo del reddito di cittadinanza a tutti i soggetti detentori della patente di categoria “C”.