Carburanti, l’autotrasporto lancia un appello per rafforzare sicurezza e legalità. Ogni anno sottratti 6 miliardi allo Stato dai traffici illegali
Dopo alcuni eclatanti casi di cronaca, le associazioni dell'autotrasporto hanno firmato un documento congiunto per sensibilizzare tutta la filiera sulla necessità di rinnovare l'impegno nella lotta all'illegalità
L’autotrasporto scende in prima linea nella lotta ai traffici illegali di carburanti e lo fa con un appello lanciato dalle maggiori associazioni di categoria del settore. ANITA, ASSOTIR, Confartigianato Trasporti, FAI-Conftrasporto, FEDIT, FIAP, FITA-CNA, SNA-CASA Artigiani, UNITAI hanno infatti puntato di nuovo i riflettori sulla sicurezza e sulla legalità nel trasporto dei carburanti dopo la recente “OPERAZIONE PETROL MAFIE SPA” che ha portato al sequestro di centinaia di milioni di euro e all’ordinanza di 71 custodie cautelari alle persone coinvolte a vario titolo nella maxi frode ai danni dello Stato.
L’operazione delle forze dell’ordine, che ha messo un sigillo sul fenomeno del contrabbando di carburanti per autotrazione, aveva spostato di nuovo l’attenzione su un mercato – quello dei trasporto dei carburanti – le cui stime da anni indicano che dal 10 al 20% del prodotto movimentato in Italia ( 3 mld litri) corra ormai sul mercato illegale e parallelo, sottraendo all’Erario 6 miliardi, in buona parte attraverso frodi all’IVA.
Trasporto di carburanti, ingenti i danni alle aziende che operano nel pieno della legalità
Le associazioni di categoria – che rappresentano quelle imprese di autotrasporto di carburanti e combustibili che da sempre operando nel pieno della legalità – hanno ribadito quanto questo giro d’affari illeciti sia vorticoso, sottolineando le gravi difficoltà a cui sono sottoposti gli operatori onesti, anche con minacce dirette che poi, in alcuni casi, si traducono nel rilevamento dell’intera filiera, dal deposito alla stazione di servizio. Un fenomeno che ha sottratto alle imprese in questione ingenti volumi da trasportare, nonché alimentato una concorrenza sleale di vettori totalmente disinteressati ai costi di esercizio e alle più elementari norme di legalità e sicurezza.
Nell’esprimere soddisfazione per l’impegno ed il successo delle Autorità in tale operazione ANITA, ASSOTIR, Confartigianato Trasporti, FAI-Conftrasporto, FEDIT, FIAP, FITA-CNA, SNA-CASA Artigiani, UNITAI rinnovano la loro collaborazione a tutti gli attori della filiera affinché tale operazione costituisca il nuovo punto di partenza per bonificare definitivamente tale mercato e ripristinare quelle garanzie che la collettività si attende da un trasporto di qualità e in sicurezza che ha origine da una attenta selezione sul mercato di partner che garantiscono elevati standard, ai quali deve necessariamente corrispondere una adeguata valorizzazione del servizio, in un mercato libero e competitivo.