Camionisti, scongiurato l’obbligo di tampone in Baviera
Contrordine: i camionisti che transiteranno per il land tedesco della Baviera non dovranno effettuare nessun tampone per confermare la propria negatività al virus Sars-Cov-2. Lo ha comunicato Assotir, sin da subito in stretto contatto con le associazioni di categoria locali per cercare di fare chiarezza sulla situazione complicata che, a causa dell’evoluzione (in peggio) della […]
Contrordine: i camionisti che transiteranno per il land tedesco della Baviera non dovranno effettuare nessun tampone per confermare la propria negatività al virus Sars-Cov-2. Lo ha comunicato Assotir, sin da subito in stretto contatto con le associazioni di categoria locali per cercare di fare chiarezza sulla situazione complicata che, a causa dell’evoluzione (in peggio) della situazione pandemica a livello europeo di queste ultime settimane, aveva provocato caos in seno al settore.
Per i camionisti una situazione convulsa
Tanti i provvedimenti adottati da Berlino per fronteggiare la seconda ondata di coronavirus. Ad esempio, un secondo lockdown considerato più “soft” rispetto a quello di altre nazioni europee come la Francia, con limitazioni solo per alcune attività. Nonostante ciò, la misura del land bavarese avrebbe rappresentato un vero e proprio unicum per tutta la Germania. Paese in cui, in nessun luogo per l’appunto, sono presenti direttive statali che impongono limitazioni di questo tipo agli autotrasportatori.
D’altro canto la Baviera è un crocevia forzato per la maggior parte delle direttive che collegano Nord e Sud Europa. Qui transitano migliaia di veicoli pesanti. Quindi, un luogo di grande interesse anche per i nostri connazionali.
L’impatto dell’obbligo di tampone sarebbe stato pesante per tutto il comparto. Complice anche la mancata comunicazione di:
- luoghi dove effettuare i test
- piazzole di attesa per i test
- eventuali rimborsi per il fermo macchina
Insomma, una vera e prora impasse operativa e burocratica.
La reazione delle associazioni di categoria
Le associazioni delle imprese bavaresi di trasporto, di logistica e di spedizionieri LBT e LBS si erano prontamente attivate per far sì che i camionisti fossero esentati dall’obbligo di tampone previsto dal documento del Governo federale del 23 ottobre.
All’interno del documento istituzionale, oltre alla lista degli stati e delle zone europee ritenute a rischio (tra cui più di dieci regioni italiane), era stato stato inserito anche un passaggio che, all’apparenza, istituiva l’obbligo di «sottomettere all’autorità, regolarmente, una volta alla settimana, un test coronavirus negativo».
Dal canto suo però l’Associazione nazionale tedesca BGL aveva invece sostenuto sin da subito che i camionisti fossero esenti da tale normativa.
Una posizione a cui però, per svariati giorni, non è seguita alcun tipo di conferma, né associativa né istituzionale. Almeno fino ad ora perché, da quanto si apprende da una nota rilasciata sul sito dell’ente che riunisce l’economia bavarese Vbw Bayern, sembra ormai appurato che l’esenzione dell’obbligo di tampone per gli autotrasportatori.
Infatti il punto fondamentale per i camionisti contenuto nel documento, e riportato da Assotir, afferma che «secondo le informazioni del ministero della Salute e della cura dello Stato bavarese, l’obbligo di test non dovrebbe applicarsi alle persone che per motivi professionali trasportano merci e persone attraverso le frontiere su strada, ferrovia, nave o aereo».
Ma nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo per gli autotrasportatori internazionali, che l’attualità pandemica ha già ripreso a dettare il suo passo. E’ infatti attesa in queste ora la pubblicazione di un nuovo DPCM che limiterà ulteriormente gli spostamenti in Italia.