A seguito dell’emanazione del Dpcm del 26 aprile, e con la data di inizio della cosiddetta “fase 2” sempre più vicina (4 maggio), Conftrasporto, FIGISC (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) e FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), tutte aderenti a Confcommercio, tornano su una delle questioni più spinose per il mondo dei trasporti, quella delle trattorie chiuse e della necessità di apertura dei ristoranti per i camionisti, anche al di fuori delle autostrade, ovvero nelle aree di servizio delle strade provinciali e regionali a grande percorrenza.

Secondo le associazioni di categoria occorre “far chiarezza su alcuni passaggi del Dpcm del 26 aprile scorso” poiché “non fornisce un contributo chiaro e univoco sulla questione”. “Non appare, infatti, condivisibile e comunque coerente con quanto valido in generale per tutte le attività di ristorazione l’obbligo di chiusura (senza possibilità neanche di asporto) degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione soltanto di quelli situati lungo le autostrade”.

Camionisti senza pasto, serve un intervento urgente

La nota congiunta esordisce sostenendo che i camionisti “nell’emergenza non si sono mai fermati: oltre alle farmacie e agli ospedali, riforniscono supermercati e punti vendita. Ma – al di fuori delle autostrade – non hanno un posto dove poter mangiare. Gli autotrasportatori si trovano, ormai da mesi, in una situazione di grave difficoltà, cui si aggiunge il problema di reperire un pasto lungo le strade statali e regionali”.

La lettera è stata inviata dalle associazioni di categoria “ai ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli, dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e del Turismo Dario Franceschini per chiedere un intervento urgente che, nel rispetto di tutte le necessarie prescrizioni igienico-sanitarie, possa garantire l’apertura degli esercizi di ristoro posti nelle aree di rifornimento situate, anche, sulle reti stradali nazionali e regionali”.

Autotrasporto, un settore strategico per il sistema economico nazionale

“Durante l’emergenza in corso è stato riconosciuto da Istituzioni e società civile il ruolo strategico svolto dal comparto del trasporto, a supporto del sistema economico nazionale e della qualità della vita dei cittadini – spiegano Conftrasporto,Fipe e Figisc – Magazzinieri, autisti e corrieri, al fianco di medici e infermieri sono in prima linea per assicurare alla comunità nazionale il superamento dell’emergenza e il presidio di quella parte di ordinarietà della vita possibile durante l’epidemia”.

Anche Vado e Torno, insieme a Trasportare Oggi in Europa e con la collaborazione delle maggiori case produttrici di trucks in Europa, ha espresso tutta la vicinanza possibile al settore e ai camionisti con la campagna #IOSTOCOLTRASPORTO.

camionisti

Camionisti, la spina dorsale degli approvvigionamenti

“Gli autotrasportatori continuano a garantire gli approvvigionamenti in maniera molto capillare sul territorio nazionale – prosegue la lettera. “Per questo motivo assumono valenza strategica non soltanto le autostrade, ma anche e soprattutto le reti delle strade statali e regionali ad alta percorrenza. E’ su queste, infatti, che si svolge quella peculiare funzione connettiva dell’autotrasporto, che nessuna altra modalità alternativa può svolgere”.

“Per effettuare al meglio le proprie funzioni in sicurezza – concludono infine le sigle di categoria –  gli autisti hanno bisogno di luoghi adeguati dove poter svolgere i prescritti periodi di riposo dalla guida e dove poter mangiare e rifocillarsi, lungo tutta la rete dove prevalentemente operano”

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