Camion, vendite rimorchi e semirimorchi in lieve calo ad agosto. Ma il primo semestre è profondo rosso
Nonostante la sorpresa di giugno (+7,1%), le vendite rimorchi e semirimorchi negli ultimi mesi estivi tornano a calare. Un dato ampiamente previsto da UNRAE. Secondo UNRAE infatti, il boost di inizio estate più che a una ripresa era da ricondurre alla contingenza con i collaudi, sospesi a causa del lockdown. Spostando così ai mesi successivi […]
Nonostante la sorpresa di giugno (+7,1%), le vendite rimorchi e semirimorchi negli ultimi mesi estivi tornano a calare. Un dato ampiamente previsto da UNRAE.
Secondo UNRAE infatti, il boost di inizio estate più che a una ripresa era da ricondurre alla contingenza con i collaudi, sospesi a causa del lockdown. Spostando così ai mesi successivi le immatricolazioni che sarebbero dovute essere tra i mesi di marzo e maggio. Di fatti i mezzi, insieme ai rimorchi, erano bloccati nei piazzali in attesa di tempi migliori.
La fotografia del mercato rimorchi e semirimorchi con ptt superiore a 3,5t, scattata dal Centro Studi e Statistiche di UNRAE, è grigia:
- per il mese di luglio 2020 si registra una perdita di -7,5% rispetto al luglio del 2019 (1.076 unità immatricolate contro 1.163)
- ad agosto il calo del mercato è stato di -0,9% sullo stesso mese dell’anno scorso (586 immatricolazioni contro 591)
Nei primi 8 mesi il crollo del mercato è del 32,2%, con 7.047 unità contro le 10.394 del gennaio-agosto 2019.
Vendite rimorchi e semirimorchi: serve una lettura in tempo reale del mercato
“L’auspicio di tutti – fa sapere UNRAE – è che con l’avvio dell’attesa fase di ripresa dopo l’emergenza si possa registrare anche un andamento delle immatricolazioni che consenta infine una lettura in tempo reale del mercato.
Tante le richieste e i suggerimenti di UNRAE e di altre Organizzazioni imprenditoriali del settore, nonché dell’impegno della Direzione Generale della Motorizzazione. Nonostante ciò, non si sono ancora trovate le definitive soluzioni per un aggiornamento puntuale di tali dati. Pertanto, si continua a procedere elaborando stime. Stime il cui consolidamento può avvenire anche dopo un periodo non indifferente di tempo. Quando cioè i dati non rivestono più alcuna utilità ai fini dell’elaborazione di statistiche confrontabili e di strategie di sviluppo”.
Con l’attivazione dei finanziamenti agli investimenti nell’autotrasporto attraverso il Decreto ministeriale del MIT e quello direttoriale che ha stabilito tempi e modi per la presentazione delle domande (prenotazioni) al fine di ottenere le risorse messe a disposizione per le annualità 2020 e 2021, si è avviata una procedura che dovrebbe avere tutte le caratteristiche necessarie per costituire un efficace sostegno agli investimenti in favore del rinnovo del parco circolante dei veicoli rimorchiati.
Incentivi: non solo per rimorchi intermodali ma anche per trasporto stradale
Ecco quanto ribadisce l’Unione.
“C’è un aspetto della questione dei finanziamenti per i veicoli rimorchiati che ancora deve essere considerato. E’ quello che, al di là della sostenibilità, riguarda la sicurezza. Per questa ragione UNRAE chiede da tempo che oltre a sostenere l’acquisto di veicoli adibiti all’intermodalità, venga considerata anche l’opportunità di incentivare l’acquisto di rimorchi destinati al trasporto ordinario stradale, dove l’obsolescenza dei mezzi determina una diffusa condizione di insicurezza del trasporto e della circolazione.
UNRAE, dal canto suo, si aspetta “una serie organica di disposizioni di carattere strutturale, che traini il sistema trasportistico italiano verso nuovi obiettivi di competitività, in termini di organizzazione logistica complessiva, a cominciare dai veicoli che dovranno rispondere ad una domanda di mobilità delle merci che sta velocemente cambiando, come la situazione critica che abbiamo attraversato ci ha di fatto dimostrato”.