Camion autonomo, un progetto MAN per la digitalizzazione del trasporto combinato
Gestione dell’operatività in modo autonomo: non proprio una passeggiata l’obiettivo dell’ambizioso progetto “Autonomus Innovation in Terminal Operations” (ANITA), lanciato il 1 ° luglio 2020 da MAN Truck & Bus in collaborazione con la società ferroviaria Deutsche Bahn, l’istituto Hochschule Fresenius University of Applied Sciences e il produttore di componenti Götting KG. Attraverso l’utilizzo di un […]
Gestione dell’operatività in modo autonomo: non proprio una passeggiata l’obiettivo dell’ambizioso progetto “Autonomus Innovation in Terminal Operations” (ANITA), lanciato il 1 ° luglio 2020 da MAN Truck & Bus in collaborazione con la società ferroviaria Deutsche Bahn, l’istituto Hochschule Fresenius University of Applied Sciences e il produttore di componenti Götting KG.
Attraverso l’utilizzo di un camion autonomo l’intento è quello di digitalizzare i processi che sottostanno al trasporto combinato, automatizzando quindi il passaggio delle merci tra i vari operatori e le varie modalità. Il tutto presso il DUSS Terminal di Ulm, in Germania.
Camion autonomo e trasporto combinato, per un’Europa a zero emissioni
Il trasporto combinato prevede l’impiego di unità di carico di almeno due differenti mezzi di trasporto. E’ uno dei mercati in forte e rapida crescita nell’intero settore del trasporto merci.
Il progetto ANITA è un altro elemento fondamentale sulla strada per automatizzare l’intero processo di trasporto. Consente di impiegare conducenti e veicoli in modo più flessibile. Questo, con un occhio di riguardo alla decarbonizzazione, tra i principali obiettivi delle iniziative UE per il 2050.
Argomento, quello delle emissioni zero, al centro delle parole di Sigrid Nikutta, Management Board Member for Freight Transport di Deutsche Bahn. Secondo lui, “il trasporto combinato è la chiave per decarbonizzare con successo il trasporto”. A tal fine “i container devono essere gestiti più velocemente e con la massima flessibilità. Stiamo sperimentando la digitalizzazione con questo preciso scopo e la nascita del progetto ANITA ne è la concreta dimostrazione”.
In questo senso, il camion autonomo all’interno del terminal è un primo importante passo per il raggiungimento dell’obiettivo “Terminal 4.0”.
Il progetto con il camion autonomo, della durata di 39 mesi, è finanziato con circa 5,5 milioni di euro del programma “New Vehicle and System Technologies” promosso del Ministero Federale Tedesco per gli Affari Economici e l’Energia. Il camion completamente automatizzato verrà impiegato e testato all’interno del terminal Ulm Dornstadt. Si muoverà autonomamente all’interno del deposito container di DB Intermodal Services e del terminal DUSS. Per garantire che i test si svolgano sempre in completa sicurezza, a bordo del veicolo sarà sempre presente un autista MAN.
Digitalizzazione dell’infrastruttura e installazione delle interfacce di comunicazione
Prima di procedere con l’inizio dei test è necessario digitalizzare l’infrastruttura e installare tutte le interfacce di comunicazione. Gli esperti operatori delle gru gestiranno la movimentazione dei container per garantire che le operazioni di carico e scarico possano essere testate in condizioni reali e in completa sicurezza.
“Dopo il progetto che platooning, sviluppato con DB Schenker AG e la Fresenius University, con il quale abbiamo ottenuto ottimi risultati, ANITA rappresenta un nuovo importante passo sulla strada della guida autonoma in applicazioni hub-tohub – l’ennesimo traguardo nella roadmap di automazione MAN”, afferma Frederik Zohm, Executive Board Member for Research and Development at MAN Truck & Bus.
Se Götting KG, all’interno del progetto, ha il compito di sviluppare algoritmi necessari per determinare la posizione del veicolo e rilevare gli ostacoli, la Fresenius University of Applied Sciences dovrà invece garantire una comunicazione efficace tra il camion e il terminal di deposito/container, fornendo l’analisi del l comportamento delle persone e delle macchine all’interno del terminal. Uno studio che, successivamente, verrà tradotto in processi e regole digitali.