Brennero, ufficializzato il ricorso italiano contro l’Austria. ANITA plaude al Governo
Oggi, 15 febbraio, è ufficialmente partita la lettera di messa in mora alla Commissione europea con la quale l’Italia ricorre per la prima volta all’articolo 259 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, per agire nei confronti dei divieti di circolazione austriaci sull’asse del Brennero. La soddisfazione di ANITA, associazione da sempre in prima linea sull'annosa questione.
Oggi, 15 febbraio, è ufficialmente partita la lettera di messa in mora alla Commissione europea con la quale l’Italia ricorre per la prima volta all’articolo 259 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, per agire nei confronti dei divieti di circolazione austriaci sull’asse del Brennero.
Un’iniziativa presa dal Governo italiano per agire concretamente contro i divieti definiti unilaterali dell’Austria alla circolazione dei veicoli pesanti lungo l’asse cruciale del Brennero. Divieti che ufficialmente hanno motivazioni ambientali, ma che di certo ostacolano le attività di trasporto degli operatori italiano.
Ricorso sul Brennero, la soddisfazione di ANITA
Soddisfatta, naturalmente, ANITA, da sempre in prima linea sulla questione del Brennero. “Una presa di posizione storica, attuata grazie all’iniziativa e alla tenacia del Ministro Salvini che fin dal suo insediamento ha preso a cuore la difesa dell’economia italiana e della categoria, vessata da anni dal mancato rispetto del principio fondamentale di libera circolazione delle merci da parte di uno Stato membro, con l’inerzia della Commissione, garante dei Trattati europei”, ha detto il Presidente di ANITA, Riccardo Morelli. “Questa iniziativa pone finalmente con forza all’attenzione delle Istituzioni europee la centralità del corridoio del Brennero per il nostro Paese e per l’intera Europa, in quanto l’Italia esporta oltre il 60% della propria produzione attraverso i valichi alpini”.