Dopo l’incontro in videoconferenza del 18 marzo con il Ministro Giovannini, il Presidente di Conftrasporto Paolo Uggè, il Segretario Andrea Manfron coadiuvati dal funzionario Confcommercio Stefano Spennati hanno incontrato oggi Walter Goetze, capo di Gabinetto della Commissaria ai Trasporti della Commissione europea Adina Valean per affrontare la delicatissima situazione venutasi a creare sull’Asse del Brennero dopo la scelta di alcune nazioni europee di introdurre misure restrittive unilaterali e non concordate con gli altri Stati Membri. Tra queste la decisione di imporre l’obbligo di tampone negativo entro le 48 ore precedenti anche anche agli autotrasportatori che, in questo modo, si sono trovati a dover sostenere costi ulteriori per poter viaggiare, con evidenti ricadute sulla qualità della loro vita.

Conftrasporto, gli obblighi imposti da Germania e Austria sono disequilibrati

Il Presidente Uggè ha ribadito come l’introduzione unilaterale da parte della Germania dell’obbligo dei tamponi (recentemente prorogato fino al 31 marzo) per poter accedere nel paese e le conseguenti attività di controllo imposte dall’Austria non garantiscano un adeguato equilibrio tra le certamente importanti necessità sanitarie e le altrettanto fondamentali necessità economiche. Ogni intervento comunque individuato deve minimizzare l’impatto sul trasporto ed in particolare sugli autisti, il controllo – se previsto – deve avvenire a campione attraverso dei meccanismi di stop-and-go. A tal fine il Presidente di Conftrasporto ha richiesto che l’Europa si faccia parte attiva.

La Commissaria, ribadisce la nota di Conftrasporto, si è attivata per garantire proporzionalità e condivisione preventiva delle misure: i corridoi verdi che garantiscono esenzione dall’obbligo dei tamponi per gli autisti vanno ripristinati – come richiesto dal Presidente Uggè. Si sta anche valutando l’esenzione per gli autisti qualora la loro permanenza all’interno di un Paese non superi le 72 ore.

Conftrasporto
Paolo Uggè

Rischio paralisi dei trasporti con la combinazione dei blocchi

Uggè ha anche ricordato le inaccettabili limitazioni ai transiti lungo l’asse del Brennero imposte dall’Austria, supportato da un finto ambientalismo (si limita persino il transito dei veicoli euro 6), un danno per il mercato unico europeo e un freno alla ripresa italiana. La libera circolazione di beni e persone all’interno del mercato unico è un imprescindibile punto di forza dell’economia europea e costituisce un principio portante del Trattato che non può essere calpestato. Per di più le misure prevedono un trattamento più favorevoli per gli operatori austriaci e quindi un indebito vantaggio competitivo.

La Commissione è attivamente impegnata nel negoziare con l’Austria nuove misure caratterizzate da maggiore proporzionalità che contemplino le esigenze ambientali e quelle economiche. L’Appello finale alla Commissaria ed al suo staff è di continuare, anche con maggior forza, nella loro opera a tutela della libera circolazione delle merci nel mercato unico Europeo.

Uggè, in una nota dell’associazione di categoria, ha infine ribadito che non si sente “in alcun modo di escludere che iniziative spontanee, che potrebbero anche sfociare in qualche blocco ai confini, si possano verificare”, anche per imprimere un’effettivo scossone ad una situazione che pare essersi arenata. L’augurio è che la Commissione “apra le procedure sanzionatorie previste dai trattati e istituisca misure per facilitare i passaggi. Nel frattempo ai disagi sull’Asse del Brennero si aggiungeranno anche i rallentamenti sul versante alpino opposto, verso occidente, causati dai necessari lavori al traforo del Monte Bianco. Un combinato disposto che potrebbe seriamente minare la ripartenza dell’Italia una volta superata la crisi pandemica.

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