Brennero, i test effettuati presso l’autoparco Sadobre non sono più gratuiti. L’obbligo resta ma l’incidenza tra i camionisti è bassa
Nonostante le critiche internazionali mosse alle scelte di Germania e Tirolo sulla gestione della crisi pandemica, gli obblighi di tampone imposti anche ai camionisti sono ancora in vigore. Una situazione complessa, che ha già impattato negativamente sulla qualità della vita degli autotrasportatori e sull’operatività delle aziende. E che si appesantisce di giorno in giorno: da […]
Nonostante le critiche internazionali mosse alle scelte di Germania e Tirolo sulla gestione della crisi pandemica, gli obblighi di tampone imposti anche ai camionisti sono ancora in vigore. Una situazione complessa, che ha già impattato negativamente sulla qualità della vita degli autotrasportatori e sull’operatività delle aziende. E che si appesantisce di giorno in giorno: da oggi infatti i tamponi effettuati presso la struttura d’emergenza dell’autoparco Sadobre di Vipiteno (adiacente all’A22) non saranno più gratuiti. L’allestimento delle postazioni di emergenza da parte dell’Esercito nei pressi del Brennero era stata concordata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e organizzato dal Commissario di Governo per la Provincia Autonoma di Bolzano.
Brennero, i test a Vipiteno saranno a pagamento
Dunque a partire da oggi, 23 febbraio 2021, i test effettuati presso la struttura dell’area di servizio Sadobre di Vipiteno saranno a pagamento. Il certificato medico con il risultato del test effettuato (dal costo di 40 euro) viene consegnato immediatamente. Il test center è attivo 7 giorni su 7, dalle ore 05:00 del mattino alle ore 22:00 della sera.
Lungo l’Autobrennero i test possono essere effettuati anche presso l’oasi ecologica di Affi, dove è stato allestito un apposito drive through, mentre sull’A4 è stato allestita una struttura nei pressi dell’Autoparco Brescia Est, qualche decina di chilometri distante dal raccordo con l’A22. Nei prossimi giorni è invece previsto l’allestimento di un’apposita area per i tamponi a Veronamercato.
Inoltre, sempre in ottemperanza alla misure imposte dalla Germania, ogni camionista dovrà registrarsi sul sito https://www.einreiseanmeldung.de/#/ adibito al controllo del traffico di persone e di merci in questi giorni.
L’obbligo permane ma l’incidenza del virus tra i camionisti è bassa. E i danni all’economia ingenti
Il certificato di negatività al Covid-19 tramite tampone (PCR o Antigenico) effettuato nelle 48 ore precedenti, ha dimostrato una scarsissima incidenza del virus tra gli addetti del settore: stando ai dati rilasciati dall’Ansa in merito ai test effettuati sui camionisti diretti verso il valico del Brennero, nei primi giorni in cui era in vigore l’obbligo, è stato riscontrato un solo positivo su oltre 850 tamponi effettuati. Ciò dimostra, ancora una volta, l’estrema attenzione riposta dagli autotrasportatori nelle misure di sicurezza e profilassi sanitaria consigliate dalle istituzioni.
Tuttavia i rischi di contagio limitati per quanto riguarda l’autotrasporto, anche per via degli scarsi contatti che gli autisti generalmente hanno con la popolazione locale, non hanno fatto venire meno l’obbligo di tampone per una categoria lavorativa in prima linea sin dai primi momenti di emergenza. Germania e Tirolo hanno tirato dritto nonostante le critiche internazionali, mosse sia a livello associativo (IRU in primis) che istituzionale.
Il Ministro Giovannini ha risposto alla lettera di congratulazioni della Commissaria europea ai Trasporti Adina Valean, assicurando da subito la massima cooperazione con la Commissione e con gli altri Stati membri per fare fronte alle drammatiche sfide della pandemia Covid-19 nel settore trasporti. Come il neoministro dei Trasporti Giovannini che, nella risposta alla lettera di congratulazioni inviata dalla Commissaria europea ai Trasporti Adina Valean, ha chiesto l’intervento della Commissione per riaffermare al più presto la piena attuazione dei principi dei Corridoi Verdi all’interno dell’Unione Europea per superare il problema dei nuovi controlli introdotti presso alcune frontiere che stanno provocando, soprattutto lungo il “Corridoio del Brennero”, seri disagi e danni agli autotrasportatori e all’economia italiana.