Brennero e ponte Lueg, una questione irrisolta
Ancora una volta la decisione è stata presa in modo unilaterale dall’Austria, pur trattandosi di un corridoio europeo della rete TEN-T. Per questo motivo le associazioni dell’autotrasporto hanno inviato una lettera-appello al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Da oggi al Brennero la circolazione dei mezzi pesanti sul ponte Lueg è deviata su una sola corsia, quella di sinistra, in fase di prova, per almeno due settimane. Dal 1° gennaio 2025 infatti la circolazione dei mezzi pesanti sul ponte Lueg sarà a corsia unica in entrambe le direzioni per motivi di sicurezza.
Il principio su cui si basa il test è molto semplice: il traffico dei mezzi pesanti al Brennero sul ponte Lueg viene deviato dalla corsia di destra alla corsia di sinistra. Ciò garantisce che il carico maggiore sia centrato sul ponte e quindi alleggerisce il carico. Il traffico automobilistico può, ma non è obbligato, a spostarsi sulla corsia di destra.
Nella circolazione a due corsie ai veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate sarà completamente impedito l’utilizzo della corsia di destra grazie al posizionamento di alcune barriere. Al termine del percorso di prova, camion e autobus possono tornare sulla corsia di destra.
Dal 1° gennaio 2025 saranno necessarie ulteriori limitazioni di carico sul ponte Lueg: sarà disponibile regolarmente solo una corsia in ciascuna direzione di marcia.
Ponte Lueg, una questione irrisolta
L’autostrada del Brennero, al centro delle tensioni tra Italia e Austria per i divieti di circolazione unilaterali, è ancora una volta la protagonista di una questione irrisolta: i lavori di ristrutturazione del ponte Lueg, in Austria, a 6 km dal confine con l’Italia. La decisione di Asfinag, la società pubblica di gestione delle strade austriache, di limitare la circolazione a una sola corsia per garantire la sicurezza della circolazione in attesa della costruzione del nuovo ponte, provocherà serpentoni di traffico intenso per almeno tre anni.
Ancora una volta però la decisione è stata presa in modo unilaterale dall’Austria, pur trattandosi di un corridoio europeo della rete TEN-T. Per questo motivo le associazioni dell’autotrasporto hanno inviato una lettera-appello al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Dice Riccardo Morelli, presidente di Anita: “Apprendiamo con molta preoccupazione l’annuncio di nuove limitazioni al traffico merci in corrispondenza del ponte Lueg, sull’asse del Brennero. È assurdo come decisioni che incidono sulla circolazione delle merci in ambito Ue, su un corridoio prioritario, siano adottate all’insaputa della Commissione europea e dei Paesi interessati dal provvedimento. Come noto, la procedura di infrazione aperta dall’Italia nei confronti di Vienna prevede ora il ricorso in Corte di Giustizia Ue e queste nuove restrizioni, insieme alle precedenti, non possono che rafforzare la posizione italiana. La permeabilità delle Alpi è un fattore essenziale per la competitività del nostro Paese”.