La viceministra Bellanova: «Tavolo autotrasporto sia permanente»
"Considero permanente il Tavolo Autotrasporto perché il lavoro intrapreso insieme all’intera categoria, importante anche per la collaborazione e la responsabilità dimostrata, ha bisogno di affrontare tutte le criticità che incrinano i rapporti di filiera provando a risolverle per enfatizzare i punti di forza", ha detto Teresa Bellanova.
Il protocollo d’intesa ratificato nei giorni scorsi è stato, forse, il risultato finora più tangibile del cosiddetto Tavolo Autotrasporto istituito dal MIMS, e nello specifico dalla viceministra Teresa Bellanova (qui la nostra intervista esclusiva). Un’intesa, quella trovata con Unatras, che ha permesso di scongiurare il fermo del settore, inizialmente previsto per il 4 aprile. Adesso, come anticipato in questo post, la viceministra rivendica lo strumento del Tavolo di confronto, tutt’altro che chiuso visti i problemi che sta affrontando l’intero settore dei trasporti e della logistica in Italia.
«Tavolo Autotrasporto per affrontare la criticità»
“Considero permanente il Tavolo Autotrasporto perché il lavoro intrapreso insieme all’intera categoria, importante anche per la collaborazione e la responsabilità dimostrata, ha bisogno di affrontare tutte le criticità che incrinano i rapporti di filiera provando a risolverle per enfatizzare i punti di forza, che non sono pochi e sono evidenti, e il percorso già in atto per rispondere alle sfide della transizione ecologica, della digitalizzazione, della intermodalità e interoperabilità”, ha detto Teresa Bellanova nel corso di un podcast in onda su Radio Leopolda.
“L’Intesa che abbiamo sottoscritto al Ministero con le Associazioni di categoria – ha proseguito la viceministra – si intreccia fortemente con il pacchetto risorse e norme nel Decreto approvato venerdì; vanno di pari passo.
Il Decreto conferma il punto di caduta, che io considero importante, indicato nel Protocollo ma adesso sta all’impegno e alla responsabilità di tutti, ognuno nel proprio ruolo e funzione, trasformare ogni punto sottoscritto in risultato evidente. I temi su cui lavorare per costruire soluzioni sono tanti, non ultimo la necessità per di divenire più attrattivo per le nuove generazioni e per l’occupazione femminile, e questo chiama in causa fortemente anche la formazione. Nell’autotrasporto merci mancano migliaia di autisti. Il Protocollo è la conferma che il metodo di lavoro che ci siamo dati funziona e che produce buoni risultati. Ma la strada è ancora lunga”.