Abbiamo provato Pelkan, il van elettrico di B-ON progettato con la cinese Chery
Pelkan è atterrato in Italia. È il primo veicolo di B-ON (Be On the road), progettato insieme a Chery, con l’obiettivo di incrementare la produttività dell’ultimo miglio. Esce in due versioni di raggio, il 43 e il 54, identiche esteticamente. Si diversificano per la batteria, rispettivamente da 43,5 kWh e da 53,6 kWh. Li abbiamo provati a Bardolino (VR).
Pelkan è atterrato in Italia. È il primo veicolo di B-ON (Be On the road), progettato insieme a Chery, con l’obiettivo di incrementare la produttività dell’ultimo miglio. Esce in due versioni di raggio, il 43 e il 54, identiche esteticamente. Si diversificano per la batteria, rispettivamente da 43,5 kWh, autonomia 226 km certificata tramite WLTP, portata utile 13,5 quintali, volume di carico 7,1 metri cubi. Il motore ha una potenza di 101 cavalli. Il Pelkan 54 monta una batteria da 53,6 kWh, carico utile 13 quintali, 50 chili in meno e 50 chilometri in più di autonomia, stimata a 279 km. La potenza del motore elettrico, in questo caso, è di 115 cavalli. Per le batterie di trazione, la tecnologia scelta è LFP (litio ferro fosfato), Gotion sul Pelkan 43, CATL sul Pelkan 54.
Pelkan di B-ON, il veicolo che vuole essere un facilitatore
B-On si propone come semplificatore di chi intende elettrificare, presentando un’offerta completa, per enfatizzare la nostra proposta di valore: +95% del tempo di esercizio, +40% di risparmio sul costo/km. “Lavoriamo per avere una logistica europea con hub locali di ricambi, per rispettare la next day delivery (consegna in un giorno), 48 ore nelle isole. La rete autorizzata da B-ON presenterà al post-vendita la documentazione necessaria, strumenti diagnostica, un portale, per clienti e intermediari, personale formato”, racconta Enrico Biundo, Account Executive di B-ON.
Elettrificare una flotta commerciale significa anche contestualizzare connessione ed energia. In Svizzera risiede un team di sviluppatori B-ON della scatola telematica e software di fleet management, B-ON Connect, per dati veicolari, batteria, utilizzo, etc, con integrato il sistema gestione approvvigionamento energetico e della ricarica. Piattaforma one shot shop, che contempla tutte le informazioni utili, le fonti di energia, la connessione alla rete, eventuale integrazione di. rinnovabili, le batterie di accumulo.
Gestione smart della ricarica
Ci sarà pure la gestione ricarica (smart charger), per ottimizzare i migliori tempi di ricarica, fornendo orario e percentuale di ricarica (a volte conviene la rete, a volte le batterie di accumulo). Quelli di B-ON Energy, in Germania, sviluppano batterie di accumulo. Il software è integrabile con altri veicoli e fonti di energia; essendo open è integrabile con altri sistemi di fleet management (sviluppano sia l’hardware che il software). I Pelkan saranno disponibili dall’ultimo quadrimestre di quest’anno, con un prezzo di listino di 34.000 e 38.000 più Iva.
“B-ON nasce con l’obiettivo di incrementare la produttività nell’ultimo miglio. La discendenza è l’R&D delle poste tedesche, quindi di DHL, che aveva concepito un veicolo sulle proprie necessità”, spiega ancora Biundo. “Il Pelkan è il primo veicolo, l’obiettivo è allargare la line-up sempre con Chery. C’è l’idea di spostare in Europa la maggior parte possibile della produzione. Al momento, in Spagna si fanno gli assemblaggi finali, come l’allestimento del portellone laterale, e l’europeizzazione del software (per esempio, Google Car Play e Android Auto in Cina non sono utilizzati)”.
Il valore aggiunto sta nell’ecosistema
Sugli sviluppi futuri del progetto: “L’obiettivo è lavorare con importatori locali in ogni paese europeo, anche lato aftermarket. Siamo convinti che il mercato italiano crescerà ulteriormente. B-ON si rivolge soprattutto a imprese medio piccole, diciamo dai 10 ai 30 veicoli”, aggiunge Enrico Biundo. Il valore aggiunto potrebbe nella fornitura di un vero e proprio “ecosistema, compresa la piattaforma online per implementare gli asset, quindi veicoli, connessione alla rete elettrica ed eventuali fonti rinnovabili, il consumo del deposito, le colonnine”. I mercati di lancio in Europa, oltre all’Italia, sono Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.