Autotrasporto, UNATRAS annuncia lo stato di agitazione. “Insoddisfazione per l’inerzia del Governo”
UNATRAS ha messo nero su bianco alcuni punti che il MIT è chiamato a chiarire per evitare che l'agitazioni si trasformi in qualcos'altro. Eccoli.
UNATRAS, la sigla che rappresenta alcuni dei principali soggetti nel mondo dell’autotrasporto, ha annunciato lo stato di agitazione. UNATRAS ha messo nero su bianco alcuni punti che il MIT è chiamato a chiarire per evitare che l’agitazioni si trasformi in qualcos’altro. Dopo un’apparente iniziale intesa con il Governo attualmente in carica, il mondo dell’autotrasporto ha iniziato a sobbollire (ne parliamo qui) con un duro comunicato diffuso lo scorso febbraio. L’annuncio di questi giorni conferma le difficoltà riscontrate nella collaborazione con il Governo.
I cinque punti cruciali per l’autotrasporto, evidenziati da UNATRAS
“Nell’ultimo incontro convocato al MIT, UNATRAS ha registrato che non è stata adottata alcuna misura concordata che consenta al settore di affrontare la critica situazione dovuta principalmente all’esorbitante aumento dei costi dell’energia subíto negli scorsi mesi”, scrive l’associazione, elencando cinque punti fondamentali a cui devono essere date delle risposte. Eccoli:
- i provvedimenti normativi per la completa fruibilità dei complessivi 285 milioni di euro (tutte risorse stanziate ed approvate dalla legge di bilancio e dal DL “aiuti quater”);
- la definitiva esclusione dall’obbligo di contribuzione all’autorità di regolazione dei trasporti (ART) soprattutto in considerazione della imminente scadenza del 28 aprile;
- l’individuazione di soluzioni efficaci per affrontare la questione organizzativa delle motorizzazioni civili oltre che quella relativa ai trasporti eccezionali;
- l’attivazione del tavolo permanente per la modifica delle regole di settore;
- il recepimento delle proposte avanzate per far fronte alla carenza di personale autista, che rischia di mettere in ginocchio l’operatività delle imprese e, di conseguenza, la normale mobilità delle merci e delle persone.
Le federazioni di UNATRAS non possono che manifestare insoddisfazione per l’inerzia del Governo rispetto alle principali questioni poste, registrando ad oggi la mancanza di risposte adeguate rispetto alle legittime aspettative di decine di migliaia di operatori economici su problematiche di vitale importanza per un settore fondamentale per lo sviluppo economico del sistema Paese.