Autotrasporto, emissioni di CO2 calate del 26,1% secondo Continental

Almeno una nota positiva, in mezzo ad una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, il 2020 l’ha portata. Secondo il Centro Studi Continental nei primi sei mesi del 2020, infatti, le emissioni di CO2 da benzina e gasolio per autotrazione sono calate del 26,1%. Questo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa del tracollo del traffico motoristico a cui è seguito un calo dei consumi di carburante senza precedenti.

Il calo delle emissioni per l’autotrasporto, tuttavia, rappresenta un trend in netto miglioramento da svariati decenni, come uno studio ISPRA di qualche mese fa aveva fatto notare. Un calo a cui, sicuramente, ha contribuito anche il continuo sviluppo di motorizzazioni alternative. Ad esempio, quelle basate su gas naturale liquefatto (LNG). O quelle, recentemente annunciate dai maggiori produttori di trucks, incentrate sulle celle a combustibile alimentate a idrogeno.

Continental, il calo delle emissioni prosegue

Da gennaio a giugno 2020, dunque,  le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono diminuite del 26,1%. Questo, rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel solo mese di giugno il calo è stato del 12,3%. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Studi su dati forniti da Aci.

Lo studio del Centro Studi del noto marchio di pneumatici consente di suddividere i dati relativi alle emissioni di CO2 derivate dal consumo di benzina da quelli relativi alle emissioni di CO2 derivate dall’uso di gasolio.

Da questa ulteriore elaborazione emerge che il calo delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina per autotrazione nei primi sei mesi del 2020 è stato del 30,6%. La diminuzione delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di gasolio per autotrazione, sempre da gennaio a giugno 2020, è stata invece del 24,7%.

Il calo delle emissioni di CO2 è sicuramente un dato confortante che, però, non può non essere confrontato con i durissimi effetti che la pandemia ha provocato sul tessuto lavorativo del settore.

Nel nostro Paese le perdite, per alcune stazioni di servizio, hanno infatti sfiorato il 90% in meno rispetto alla normalità pre Covid-19. La situazione, come abbiamo avuto modo di vedere, in alcuni momenti è stata davvero critica. Soprattutto in concomitanza con la serrata dei gestori degli impianti autostradali.