Mentre il dialogo tra associazioni e ministero prosegue senza sosta per il raggiungimento di un compresso in grado di ridurre gli effetti negativi dell’aumento del costo dei carburanti, gli autotrasportatori continuano a protestare in maniera autonoma in tutta Italia, rallentando la viabilità di alcuni importanti snodi e arrivando perfino a fermare i mezzi in corrispondenza degli ingressi dei piazzali lavorativi. In particolare le proteste dell’autotrasporto, che erano iniziate nel Sud Italia due giorni fa, si sono spostate anche più a nord, nel Lazio e in Emilia-Romagna.

Autotrasporto, le proteste arrivano a Ravenna

A partire dalle 6 di questa mattina, infatti, più di 200 autotrasportatori hanno deciso di protestare lungo la strada che conduce al Porto San Vitale, fermando i loro mezzi a bordo strada e rallentando la viabilità di tutta la zona, per protestare contro l’aumento vertiginoso dei costi dei carburanti, che ha portato a un rincaro insostenibile del costo del lavoro, arrivando perfino a mettere a rischio posti di lavoro, in un momento di ripresa cruciale per il Paese. Il blocco, nel caso di Ravenna, non è stato totale: gli autotrasportatori hanno infatti lasciato aperti dei varchi per permettere agli automobilisti di raggiungere il proprio posto di lavoro.

Stando a quanto rilasciato da alcuni camionisti presenti nella zona, le proteste sono nate non solo per l’aumento vertiginoso del costo del gasolio, ma per il contemporaneo rincaro di altri beni fondamentali per le attività aziendali, come urea, gomme e attività di officina. “Parliamo tanto di sicurezza, ma questa è a rischio”, tuona una dei volantini con cui è stata organizzata la protesta. “Chiediamo un intervento del governo per non riservare i maggiori costi ai clienti e successivamente sulla società. Trovano i soldi per i monopattini e non per l’autotrasporto? Siamo con l’Italia, come abbiamo dimostrato durante il lockdown, sacrificandoci anche per il bene comune, ma l’Italia deve stare con noi”.

Nel frattempo proseguono le proteste anche al Sud. A Foggia, nei pressi della Strada Statale 16 in località Torremaggiore, dove le proteste stanno proseguendo da lunedì, in giornata è stato perfino accoltellato un camionista, colpito di striscio da un automobilista furente, sceso dal proprio veicolo dopo aver tentato di forzare il blocco autogestito dai trasportatori locali. In autostrada, invece, in corrispondenza delle delle barriere di Napoli Nord sull’A1 Milano-Napoli e all’interno dell’A30 Caserta-Salerno, sono proseguiti per tutta la scorsa notte e nella giornata di oggi i cosiddetti “blocchi mobili”, organizzati da alcuni autotrasportatori campani, sempre per protestare contro la situazione del caro-energia. Numerosi i disagi per gli automobilisti.

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