Le durissime conquiste in fatto di sicurezza dell’autotrasporto, ottenute con l’approvazione del pacchetto mobilità da parte del parlamento europeo lo scorso mese (e di cui alcune novità, tra cui le regole per il riposo degli autisti e l’utilizzo del cronotachigrafo, sono già entrate in vigore il 20 agosto) potrebbero, di fatto, sciogliersi come neve al sole.

Infatti, un emendamento al DL Semplificazioni e presentato la scorsa settimana al Senato “se approvato, determinerà una minore sicurezza sulle nostre strade”.  Questo quanto dice la nota, particolarmente critica, con cui Unatras – l’Unione delle Associazioni delle imprese di autotrasporto – ha commentato l’iniziativa parlamentare. Il comunicato è stato ripreso anche da Conftrasporto-Confcommercio.

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Autotrasporto, la sicurezza prima di tutto

La modifica “prevede infatti la possibilità di condurre mezzi fino a 3,5 tonnellate senza possedere i requisiti professionali (tra i quali l’esame di abilitazione). Requisiti attualmente richiesti dalla normativa. Questo va a spalancare così le porte a ulteriori forme di concorrenza sleale” – prosegue Unatras.

L’emendamento al DL Semplificazioni, che andrebbe ad impattare negativamente sulla sicurezza dei camionisti e delle strade, arriva, tra le altre cose, in un momento particolare. Cioè, quando ancora “si attende la pubblicazione dei dati sui costi minimi per la sicurezza stradale e la possibile soluzione sui tempi di pagamento alle imprese di autotrasporto da parte dei committenti”.

Due provvedimenti richiesti a gran voce da tutto il settore associativo dell’autotrasporto ma che, ancora, tardano ad arrivare.

Secondo Unatras “a beneficiare degli effetti dell’emendamento, qualora venisse approvato, saranno gli utenti intermediari, non certo il nuovo esercito di sfruttati, né la sicurezza”.

Ed è proprio per questo motivo che l’Unione chiede, attraverso le parole del suo segretario generale Pasquale Russo, “al Governo che l’emendamento sia respinto” perché “soprattutto in un momento come quello attuale non riteniamo onesto mettere in difficoltà le imprese del trasporto su strada, che tanto hanno dato nel periodo del lockdown e delle fasi successive”.

Inoltre “in via subordinata, l’Associazione richiede:

  • L’avvio di un tavolo di verifica in sede comunitaria
  • L’introduzione del cronotachigrafo
  • L’installazione del limitatore di velocità sugli automezzi

Per i conducenti, dovrà inoltre essere prevista un’adeguata formazione professionale. Unatras fa sapere di essere pronta a un confronto con la ministra Paola De Micheli e le competenti commissioni parlamentari, onde evitare che un errore di prospettiva possa coinvolgere negativamente operatori professionali e, in termini di sicurezza, i cittadini”.

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