La Regione Lombardia ha varato un piano espressamente dedicato alle politiche lavorative, per incentivare formazione e nuove assunzioni. La strategia della giunta lombarda è già contenuta nel nome del piano, “Formare per assumere”: attraverso voucher ed incentivi l’obiettivo è quello di contrastare il cosiddetto mismatch lavorativo, cioè di andare a colmare quei posti lavorativi che restano vacanti a causa dell’assenza di candidati adeguatamente formati. Una serie di misure che verranno incontro anche all’autotrasporto, contribuendo ad attutire una problematica atavica del settore, ovvero quella della carenza autisti.

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Da sinistra verso destra: l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, il presidente della Regione Attilio Fontana, l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi

Autotrasporto, il commento di Conftrasporto agli incentivi lombardi per la formazione

A rimarcarlo l’associazione di categoria FAI-Conftrasporto che, proprio nel giorno in cui è stato presentato il piano presso Palazzo Lombardia a Milano, ha incontrato tramite una delegazione il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Melania Rizzoli. Un piano stratificato che si potrà tradurre, per esempio, in incentivi pari a 3000 euro per ogni lavoratore che potrà acquisire la patente CQC e 8000 euro per le nuove assunzioni.

“La carenza di autisti italiani, come di personale tecnico specializzato, ha spinto la FAI in questi anni a promuovere a Bruxelles e in Italia politiche pubbliche per fronteggiare il costo alto dei percorsi formativi – afferma il presidente Conftrasporto Paolo Uggè – Siamo contenti che il presidente Fontana e l’assessore Rizzoli abbiano sposato la nostra proposta, che porterà nuova occupazione giovanile in un settore fondamentale come quello dei trasporti e della logistica. Un ringraziamento speciale per la presidente della Commissione Trasporti Claudia Carzeri, che si è impegnata a seguire le nostre proposte nel corso dell’attività legislativa”. “Chiederemo a tutte le Regioni di assicurare le medesime condizioni introdotte per l’autotrasporto dalla Lombardia”, conclude il presidente di Conftrasporto-Confcommercio.

La Lombardia apripista nell’inversione del mismatch lavorativo

La Lombardia, con il piano “Formare per assumere”, è di fatto la prima regione d’Italia che attua politiche attive per invertire il mismatch lavorativo, andando incontro alle necessità delle aziende, che lamentano infatti una difficoltà sempre crescente nel reperire le figure professionali di cui necessitano. In base ai recenti dati, si sta verificando infatti un fenomeno paradossale: nonostante il combinato disposto di crisi pandemica ed economica, il lavoro sembra esserci ma mancano i lavoratori adeguatamente formati da assumere.

A partire dal 26 luglio 2021, possono presentare domanda di contributo i datori di lavoro, tra cui anche le aziende di autotrasporto, che assumono persone prive di impiego da almeno 30 giorni. Contestualmente devono attuare, prima o dopo l’assunzione, un percorso di formazione per colmare il gap di competenze in ingresso. Il bando è a sportello e prevede un primo stanziamento di 5.000.000 di euro, incrementabile con successivi step di finanziamento.

“Le imprese lombarde – ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – avranno a disposizione tre strumenti. Il primo è un voucher formativo per finanziare la formazione ‘individualizzata’ dei futuri lavoratori, in modo che possano rispondere alle esigenze dell’impresa. Il secondo è un bonus occupazionale per incentivare la stipula dei nuovi contratti. Il terzo, infine, è un voucher utilizzabile per interventi di ricerca e selezione del personale da inserire”.

I dettagli degli incentivi

“Il voucher per la formazione è riconosciuto, a seguito dell’assunzione a copertura del costo sostenuto per il percorso formativo. Il valore massimo – ha spiegato l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli – è di 3.000 euro per ogni lavoratore assunto”.

Per la riconoscibilità del voucher, la formazione, di durata minima pari a 40 ore, deve essere erogata da un soggetto appartenente all’elenco regionale degli operatori accreditati. È possibile l’ammissione al finanziamento di servizi formativi erogati da enti diversi dagli operatori accreditati regionali. L’unico caso ammesso è per i corsi finalizzati all’acquisizione di patentini o di specifiche certificazioni.

L’incentivo è condizionato alla realizzazione di un percorso formativo. È inoltre differenziato in base alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro. Questa è la tabella di riferimento: per i lavoratori fino a 54 anni, 4.000 euro; dai 55 anni: 6.000 euro. Per le lavoratrici fino a 54 anni, 6.000 euro; dai 55 anni 8.000 euro. Un ulteriore valore di 1.000 euro è erogato se l’assunzione viene effettuata da un datore di lavoro con meno di 50 dipendenti.

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