L’autostrada Torino-Aosta chiude. Anzi no. Nei giorni scorsi, improvvisa, era giunta la notizia della chiusura del tratto autostradale in direzione della Valle d’Aosta all’altezza di Scarmagno, nei pressi di Ivrea a causa di una controversia in atto tra il gestore Ativa e il ministero “in relazione al cantiere del nodo idraulico di Ivrea”, come riporta il Corriere Torino.

Una questione puramente tecnica, dunque, avrebbe causato evidenti e preoccupanti disagi alla circolazione, anche e soprattutto dei veicoli pesanti, con gravi ripercussioni sulla logistica italiana e internazionale. Non a caso, i sindaci delle località della zona e il presidente della Regione Valle d’Aosta avevano fatto sentire la propria voce, chiedendo al MIT di intervenire per risolvere le criticità.

La tratta Torino-Aosta già provata dalla chiusura del Bianco

Peraltro, la zona del Canavese è stata in questi mesi interessata dai disagi conseguenti alla chiusura programmata della direttrice del Monte Bianco, con ripercussioni sul traffico e i veicoli pesanti costretti a percorrere strade alternative e passare attraverso i paesi del territorio.

Così ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, come riportato dal Corriere: “L’autostrada Torino-Aosta non chiude. Abbiamo difeso le ragioni degli utenti. Abbiamo chiesto a gran voce e ottenuto che il vertice in Prefettura si chiudesse con una soluzione e questa soluzione è arrivata. Abbiamo difeso le ragioni dei nostri cittadini e del nostro sistema economico che non avrebbero compreso e non potevano accettare l’interruzione di un collegamento per una vertenza burocratica».

Il via libera è arrivato “grazie alla Prefettura, al Ministero e ad Ativa, che pur senza fare passi indietro rispetto alla vicenda complessiva, hanno compreso l’esigenza di non chiudere la tratta, con un provvedimento incomprensibile che avrebbe penalizzato cittadini e imprese”.

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