L’Autostrada del Brennero vuole diventare un “green corridor”, anche per l’autotrasporto. E tra bio-LNG e idrogeno, arriva la collaborazione Snam e Wolftank
Il mosaico per la mobilità sostenibile sull'Asse del Brennero (A22) diventa di mese in mese sempre più stratificato
Un “green corridor”, ovvero un asse autostradale a zero emissioni (e possibilmente a zero incidenti), che possa fungere da apripista per le infrastrutture sostenibili dei prossimi anni, e dunque in linea con le spinte che la nuova amministrazione del MIMS sta attuando. Un progetto ambizioso quello annunciato da Diego Cattoni, amministratore delegato dell’Autostrada del Brennero (A22), che ha il sapore del riscatto per uno snodo nazionale (e internazionale della rete TEN-T) di fondamentale importanza per i trasporti verso il Nord Europa soprattutto a fronte degli ultimi mesi, resi complicati dal venir meno di un altro importantissimo concetto “green”, quello del Green Lanes, ovvero dei corridoi verdi per le merci, sospesi da alcuni stati europei dopo l’introduzione in maniera unilaterale e non accordata dell’obbligo di tampone anche per gli autotrasportatori.
“Vogliamo stimolare la domanda di mezzi ad idrogeno attraverso la nostra offerta di carburante“, ha commentato Cattoni nel tratteggiare un piano che, di mese in mese, vede l’aggiunta di nuovi tasselli. Se infatti a inizio aprile era stato inaugurato il primo impianto di biometano dell’autobrennero presso l’autoporto Sadobre, il recente annuncio di Snam e Wolftank per la realizzazione di stazione di rifornimento a idrogeno rappresenta un passo ulteriore. La collaborazione siglata tra Snam4Mobility, società del Gruppo Snam attiva nella mobilità sostenibile, e Wolftank Hydrogen, azienda del Gruppo austriaco Wolftank-Adisa sarà infatti finalizzata a dare impulso alla mobilità a idrogeno attraverso la realizzazione di stazioni di rifornimento per automobili, bus e camion.
Autostrada del Brennero, dalla polemica sulle “Green Lanes” a “Green Corridor”: le infrastrutture del futuro
A seguito della firma di un memorandum d’intesa, Snam e Wolftank stanno infatti valutando iniziative in ambito infrastrutturale per abilitare l’utilizzo di idrogeno nel settore trasporti in Italia e potenzialmente in altri paesi. La prima iniziativa è una manifestazione d’interesse congiunta in risposta alla consultazione dell’Istituto per Innovazioni Tecnologiche (IIT) di Bolzano finalizzata alla realizzazione di nuove stazioni di rifornimento lungo l’Autostrada del Brennero (A22), in linea dunque con le spinte che i nuovi sistemi propulsivi a celle a combustibile alimentati a idrogeno stanno ricevendo, sia da produttori che istituzioni in tutto il mondo.
Snam4Mobility e Wolftank Hydrogen potranno eventualmente definire con accordi vincolanti il reciproco impegno a combinare le rispettive competenze nel settore tecnologico e infrastrutturale per favorire l’adozione dell’idrogeno quale vettore green e rinnovabile per la decarbonizzazione dei trasporti. Attualmente, in Italia è attiva una sola stazione di rifornimento pubblica per veicoli a idrogeno, a Bolzano, realizzata nel 2012 con il supporto delle aziende della Piattaforma H2, tra cui la Wolftank. In futuro la collaborazione tra le due realtà potrà essere estesa anche ad altre nazioni europee.