Un’autostrada in grado di comunicare con i veicoli pesanti e leggeri, a loro volta interconnessi tra loro per garantire spostamenti più sicuri, veloci e green. Questo, in sintesi, il risultato dei progetti sviluppati da Autostrada del Brennero insieme a diversi soggetti attuatori negli ultimi quattro anni nell’ambito di C-Roads Italy, parte del programma europeo che punta a sviluppare sistemi di trasporto intelligenti cooperativi (Cooperative Intelligent Transport Systems, C-ITS) uniformi in tutta l’Unione europea.

Che le spinte alla digitalizzazione dei trasporti e della mobilità fossero consistenti era cosa nota, ma che avessero portato a traguardi di questo tipo già al giorno d’oggi, fino a qualche anno fa era del tutto inimmaginabile. Il bilancio dell’importante lavoro svolto è stato tracciato al Centro congressi Interbrennero di Trento, in occasione del C-ITS Roadshow.

Autostrada del Brennero

Autostrada del Brennero, il protocollo di trasmissione messaggi è già realtà. E IVECO prosegue col platooning

Il principale risultato raggiunto è stato sviluppare un protocollo di trasmissione dei messaggi che, attraverso un server C-ITS, le 63 Road Side Unit (RSU) istallate per la comunicazione a corto raggio e la RSU virtuale implementata per il lungo raggio in collaborazione con TIM, raggiungesse i veicoli. Una soluzione sviluppata da Autostrada del Bennero e diventata standard italiano per la comunicazione ibrida che già oggi consente di trasmettere ai computer di bordo la presenza di cantieri, incidenti, condizioni meteo avverse e simili, ma che domani sarà lo strumento attraverso il quale gestire ogni veicolo come il vagone di un treno, assicurando velocità di spostamento elevate in perfetta sicurezza nel rispetto dell’ambiente.

Un obiettivo tutt’altro che fantascientifico se pensiamo che Iveco ha già potuto testare in A22 il Truck Platooning, ossia un convoglio di tir guidato solo dal primo veicolo, in grado di interagire in sicurezza con il resto del traffico autostradale, o che CRF (Centro Ricerche Fiat) ha potuto testare l’Highway Chauffeur, la funzionalità di automazione dei veicoli che permette di regolare la velocità, mantenere la traiettoria ed effettuare il cambio corsia in modo automatico.

Autostrada del Brennero

Il futuro dei trasporti UE passa anche da qui

Il Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero, Carlo Costa, ha ripercorso ogni passo di un progetto, C-Roads Italy, che ha seguito fin dalla sua gestazione: “In questi anni abbiamo dovuto tradurre i protocolli di comunicazione interni agli operatori autostradali in un protocollo di base per la trasmissione dei messaggi C-ITS, abbiamo realizzato il server C-ITS, sviluppato il software Pyc-roads che si occupa della conversione del messaggio secondo le specifiche ETSI nel formato binario, installato 63 Road Side Unit e sviluppato la Road Side Unit virtuale che ci permette di integrare il segnale a corto raggio con quello a lungo raggio definendo così lo standard italiano della comunicazione ibrida.

“Abbiamo garantito la sicurezza dei dati da possibili attacchi e tutelato la privacy degli utenti Poi – ha aggiunto Costa -, grazie a partner come CRF, Iveco, TIM e Asfinag, abbiamo potuto verificare il sistema e testare progetti come il Truck Platooning, l’Highway Chauffeur, o l’interoperabilità del nostro sistema attraverso il confine del Brennero. Abbiamo stimato circa 10.200 ore di lavoro, al 90% svolto da risorse interne. Siamo davvero molto soddisfatti, siamo solo all’inizio, ma abbiamo già un piede nel futuro”.

“All’orgoglio di Autostrada del Brennero per essere il laboratorio nel quale viene sviluppata una parte importante della tecnologia destinata a diventare patrimonio comune dell’Unione europea – ha esordito il Presidente Hartmann Reichhalter –, unisco la soddisfazione per un’evoluzione dei trasporti che, insieme all’alta velocità ferroviaria e al diffondersi di veicoli elettrici, ci consentirà di spostarci lungo il corridoio del Brennero senza impatti negativi per l’ambiente e le persone che vi abitano. Autobrennero opera costantemente guardando non solo alla qualità del servizio offerto ai viaggiatori, ma anche alla qualità della vita di chi abita a ridosso dell’autostrada”.

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