Autobrennero, InRail entra nel gruppo: nasce il secondo polo italiano del trasporto merci ferroviario
Di fatto è il primo polo ferroviario privato del comparto merci in Italia, con oltre 600 dipendenti e un fatturato complessivo di 180 milioni di euro
Non solo polemiche sui divieti di circolazione e sulle iniziative austriache in merito alle classi ambientali dei mezzi: dal Brennero arrivano anche buone nuove, soprattutto per quanto riguarda le spinte verso la transizione energetica. Sì, perché l’ingresso di InRail, tra le più grandi imprese ferroviarie private del Paese, nel Gruppo Autobrennero porterà alla nascita del secondo attore italiano per dimensioni (dopo FS) nel campo del trasporto merci ferroviario, tassello cruciale del PNRR e del Green Deal europeo. Un’unione d’intenti, con il reciproco apporto di know-how nei rispettivi campi, che è stata ufficialmente presentata durante una serrata conferenza stampa in streaming lo scorso 23 dicembre.
Autobrennero, nasce il secondo polo italiano del trasporto merci ferroviario
“Autobrennero punta a realizzare un corridoio green intermodale dal Brennero a Modena. Con l’ingresso di InRail, siamo già diventati il secondo gruppo transnazionale italiano del settore merci, ma l’obiettivo è crescere ancora e, in questo, fondamentale sarà l’apporto di una società che ci garantisce un grande valore aggiunto in termini di mercati, portafoglio clienti, personale e management”. Così l’Amministratore delegato di Autostrada del Brennero e Presidente di STR, Diego Cattoni, ha sintetizzato le prospettive prodotte dall’acquisizione del 75% delle quote di InRail perfezionata quest’oggi, con il mantenimento del restante 25% in capo a Tenor e Inter-Rail.
“Per InRail si tratta di una significativa opportunità in termini industriali che consente alla società di consolidare la propria posizione e massimizzare il proprio vantaggio competitivo nella gestione via ferrovia dei flussi di trasporto in Italia e tra Italia ed Europa” ha aggiunto Guido Porta, Ceo di InRail. Il primo obiettivo raggiunto è dunque la costituzione del primo polo ferroviario privato del comparto merci in Italia, con oltre 600 dipendenti e un fatturato complessivo di 180 milioni di euro, che potrà beneficiare delle profonde sinergie che si instaureranno tra InRail e le imprese ferroviarie già parte del Gruppo Autobrennero: Rail Traction Company S.p.A. e Lokomotion GmbH.
L’intermodalità verso il raddoppio
Mentre si prepara a depositare la propria proposta di finanza di progetto per la nuova concessione autostradale della A22, Autostrada del Brennero ha già posto le basi per sviluppare un nuovo modello di mobilità, sostenibile e intermodale, lungo l’asse del Brennero e non solo.
“Le analisi del macro trend del mercato del trasporto merci di qui al 2035 – osserva Cattoni – ci dicono che la domanda di trasporto su ferro sarà in forte crescita tanto attraverso il Brennero quanto attraverso il Tarvisio, con una quota modale del ferro in forte aumento, dall’attuale 30% a circa il 60%, e connessioni giornaliere lungo questi corridoi destinate quasi al raddoppio. Noi – spiega l’Ad di Autobrennero – ci stiamo preparando per tempo, con il duplice obiettivo di favorire la transizione ecologica dei trasporti su cui punta con decisione anche il Pnrr nazionale e di far crescere il ruolo di Autobrennero in questo settore. InRail si affianca a RTC e Lokomotion con un ruolo complementare in termini di attività e know how che intendiamo tutelare e valorizzare in un’ottica di sviluppo della società e del Gruppo”.