Autista ubriaco guida un camion per 5 km sulla pista ciclabile di Pesaro. Denunciato
Una motrice stradale senza rimorchio lanciata contromano a velocità sostenuta su una pista ciclabile. E’ quanto accaduto nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 settembre a Pesaro, sul lungomare di viale Trieste. Protagonista, un camionista 50enne in evidente stato di ebbrezza. Non essendosi accorto della fine della carreggiata, ha proseguito sulla ciclabile pesarese, travolgendo […]
Una motrice stradale senza rimorchio lanciata contromano a velocità sostenuta su una pista ciclabile. E’ quanto accaduto nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 settembre a Pesaro, sul lungomare di viale Trieste. Protagonista, un camionista 50enne in evidente stato di ebbrezza. Non essendosi accorto della fine della carreggiata, ha proseguito sulla ciclabile pesarese, travolgendo cartelli, segnaletica, fioriere e paletti. Panico tra gli avventori che, in un attimo, si sono ritrovati in una situazione che ricordava molto i tragici fatti di Nizza di quattro anni fa. Alcuni ciclisti per scampare al camion fuori controllo si sono gettati sulla spiaggia evitando così il peggio. Per miracolo non c’è stato nessun ferito, forse anche grazie alla sicurezza dei sistemi ADAS di ultima generazione installati sul veicolo.
Un camion nella notte. Per miracolo nessun ferito
Nella notte pesarese il camion di 16.5 ton, dopo aver evitato gli altri mezzi transitanti per la via limitrofa, ha fatto “irruzione” sulla pista ciclabile e ha percorso più di 5 km in direzione sud. Gli agenti della Polizia, chiamati dalle persone terrorizzate che hanno assistito al fatto, sono riusciti ad intercettare il mezzo soltanto svariati chilometri dopo l’imbocco della ciclabile e quindi a bloccarlo nei pressi di un camping in località Fosso Sejore.
Il camion doveva ancora essere immatricolato e, proprio per questo, stava viaggiando con una targa di prova. Praticamente nuovo, doveva essere consegnato ad un’azienda abruzzese. Ora i danni subiti, a causa delle ripetute collisioni con paletti, fioriere e chioschi, sono ingenti: il veicolo ha perso alcune parti della carrozzeria durante la folle corsa. La magistratura potrà disporre del mezzo che, però, dovrà essere riconsegnato all’azienda proprietaria che, ovviamente, non ha nessuna responsabilità per quanto accaduto.
L’alcol test ha messo in evidenza un tasso alcolemico di 2.5 g/l, cinque volte in più rispetto ai limiti consentiti per legge. L’autista veronese, che non ha precedenti penali, è sceso dal mezzo barcollante e ha ripetuto alla polizia di non riconoscere il luogo dove si trovasse. Immediati il ritiro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza, seguita dalla contestazione di un’altra serie di reati.
Il dibattito sulle nuove misure del Codice della Strada
L’episodio, conclusosi fortunatamente per il meglio, arriva in un momento delicato per la viabilità stradale nazionale, al centro di aspre critiche da parte delle associazioni di settore, a causa delle modifiche che l’approvazione del DL Semplificazioni ha apportato al Codice della Strada. La maggior parte dei cambiamenti sono dedicati alla tutela della cosiddetta “mobilità dolce”, quella che riguarda proprio i ciclisti e le nuove forme di trasporto elettrico (monopattini, segway ecc). Un’utenza costantemente a rischio.