Austria, in arrivo il divieto di svoltare a destra
Sarà possibile arrivare a destinazione in Austria? A quanto pare no, se la meta è situata sul lato sbagliato della carreggiata. Sembra una situazione kafkiana, ma non lo è. In Austria è in arrivo una nuova norma “particolare”, che va ad aggiungersi alla lunga fila di divieti sul Brennero iniziati a gennaio e legati al […]
Sarà possibile arrivare a destinazione in Austria? A quanto pare no, se la meta è situata sul lato sbagliato della carreggiata. Sembra una situazione kafkiana, ma non lo è. In Austria è in arrivo una nuova norma “particolare”, che va ad aggiungersi alla lunga fila di divieti sul Brennero iniziati a gennaio e legati al mondo dei trasporti.
Un altro divieto dall’Austria
Il governo federale austriaco, con una nota spedita direttamente all’Unione Europea e di cui si apprende l’esistenza da un comunicato IRU (Unione Internazionale Trasporti Stradali, con sede a Ginevra), prevede l’introduzione del divieto di svolta a destra per tutti i mezzi di massa superiore alle 7,5 tonnellate, sprovvisti di sistemi di assistenza rivolti alla prevenzione e alla messa in sicurezza del lato cieco del veicolo, posizione intorno a cui avvengono la maggior parte dei sinistri stradali con auto, cicli e pedoni. Non solo: alcuni dei dispositivi attualmente in uso dai trasportatori europei non sarebbero più sufficienti per evitare il divieto. Da quanto si evince dalla nota di Vienna (solo) per ora sarebbero esclusi dalla direttiva alcuni trasporti speciali e gli autobus.
La norma entrerà in vigore in Austria ad aprile e prevederà un periodo di transizione che durerà per tutto il 2020, stando alle parole rilasciate in un’intervista da Birgit Hebein (Verdi), membro del Consiglio dei Trasporti austriaco. In teoria il divieto di svolta a destra non dovrebbe riguardare i trasporti su autostrade e su grandi vie di comunicazione ma soltanto i veicoli che si troveranno a transitare in ambienti urbani e suburbani. Aggiornamenti sulla questione sono in arrivo nelle prossime settimane.
Come abbiamo già avuto modo di ribadire in più di un’occasione, la partita che si sta giocando contro i divieti austriaci è di vitale importanza: se attraverso le Alpi passa il 70 per cento dell’export italiano, l’interscambio tra l’Italia e i paesi del Nord Europa vale 212 miliardi di euro. Questo ulteriore – quasi assurdo – nuovo regolamento va quindi ad aggiungersi alla pletora di divieti di transito rivolti alle nuove categorie merceologiche, oltre che per la classe Euro dei veicoli, indipendentemente dalla merce trasportata.