Aumento tempo di guida verso il via libera per la ministra De Micheli
Questa mattina la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha fatto sapere che la deroga ai tempi di guida, avanzata da alcune associazioni di categoria, è in dirittura d’arrivo. “Firmerò il decreto che sblocca i tempi di guida per gli autotrasportatori, stiamo lavorando intensamente ad un documento da presentare all’Unione Europea che garantisca nell’immediato futuro […]
Questa mattina la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha fatto sapere che la deroga ai tempi di guida, avanzata da alcune associazioni di categoria, è in dirittura d’arrivo. “Firmerò il decreto che sblocca i tempi di guida per gli autotrasportatori, stiamo lavorando intensamente ad un documento da presentare all’Unione Europea che garantisca nell’immediato futuro un sostegno economico oltre che giuridico-legislativo al settore per evitare che tornino nella discussione temi del passato, temi che questa crisi dovrebbe aver totalmente spazzato via” ha detto ai microfoni del programma #Autotrasporti, su Radio 24.
La ministra verso il sì alla deroga, dopo una settimana di fuoco
L’affermazione della ministra arriva dopo una settimana infiammata dalla polemica tra i sostenitori e i detrattori della deroga all’aumento del tempo di guida. Tutto è nato dalla lettera che Amedeo Genedani, il presidente di Unatras (l’Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci) ha inviato alla ministra il 15 marzo. Nella missiva, facendo appello al paragrafo 2 dell’articolo 14 del Regolamento 561/2006 dell’Unione Europea (inerente alle misure straordinarie che gli Stati membri possono adottare per 30 giorni), veniva sottolineata l’urgenza di una deroga temporanea alle normative vigenti sui tempi di guida e di riposo, per far fronte alla situazione di emergenza in cui l’Italia e di conseguenza gli autotrasportatori si ritrovano, con le operazioni di carico e scarico merci allungate a causa dei controlli e della messa in atto delle dovute misure di sicurezza sanitaria.
Anche Conftrasporto aveva espresso un parere favorevole alla deroga, adducendo ulteriori motivazioni tra cui la carenza di autisti sulla turnazione delle 24 ore e il problema di saturazione della aree di servizio, di cui alcune già chiuse a cause della scorretta interpretazione degli ultimi Dpcm da parte dei gestori.
Per i sindacati è un grosso no
Di tutt’altra opinione i sindacati degli autotrasportatori , le cui sigle consociate Fit Cisl, Uiltrasporti e Filt Cgil hanno fatto sapere, tramite il segretario di Michele De Rose la loro totale contrarietà al provvedimento.“Inaccettabile la richiesta di ulteriori deroghe ai tempi di guida e di riposo del personale viaggiante” – ha esordito De Rose, il segretario nazionale della Filt Cgil, aggiungendo “che (le deroghe) creerebbero solo pericolo e difficoltà, con ripercussioni pesanti anche sulla sicurezza delle persone e della circolazione a lavoratori e cittadini”. Il rischio evidenziato dai sindacati riguarda alcuni imprenditori che, nonostante le normative già presenti, potrebbero sfruttare a proprio vantaggio questa deroga, vessando ulteriormente una categoria già particolarmente sotto stress.
Sembra quindi che passerà la linea di coloro che erano favorevoli alla deroga, stando alle parole della ministra che ha inoltre criticato pesantemente le misure draconiane e punitive adottate da altre nazioni europee nei confronti dell’Italia, con la chiusura delle frontiere: “Sbandierano la scusa della difesa sanitaria per nascondere un tentativo di bloccare alcune specifiche merci e di ricostruire così barriere all’ingresso – precisa De Micheli, aggiungendo che “Di fronte a queste situazioni la Commissione Europea e la commissaria ai Trasporti Valean si sono impegnati ad intervenire in maniera dura”. In che modo non ci è ancora dato saperlo.