Aumento pedaggi autostradali, cosa è cambiato dal 1° gennaio 2025
Per le tratte gestite da Autostrade per l’Italia, l’aumento tariffario è dell’1,80%, in linea con il tasso di inflazione programmato per il 2025. Per l’Autostrada Napoli-Pompei-Salerno, invece, è stato concesso un adeguamento tariffario dell’1,677%.
L’inizio dell’anno è quasi sempre accompagnato dal rincaro dei pedaggi autostradali e il 2025 non fa accezione. Dal 1° gennaio sono entrati in vigore i cambiamenti tariffari, legati all’inflazione programmata, ma questa volta riguardano solo una parte della rete autostradale, in particolare le tratte gestite da Autostrade per l’Italia (ASPI) e dalla concessionaria dell’Autostrada Napoli-Pompei-Salerno.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha bloccato gli incrementi per le altre 22 concessionarie che gestiscono la restante rete del Paese, evitando un aumento complessivo che avrebbe potuto raggiungere il 3%.
Per le tratte gestite da Autostrade per l’Italia, l’aumento tariffario è dell’1,80%, in linea con il tasso di inflazione programmato per il 2025. Per l’Autostrada Napoli-Pompei-Salerno, invece, è stato concesso un adeguamento tariffario dell’1,677%, sempre in linea con le previsioni economico-finanziarie approvate.
Le tratte interessate dall’aumento dell1,8% sono le seguenti: A1 Milano-Napoli, A3 Salerno-Reggio Calabria, A4 Torino-Trieste, A7 Milano-Genova, A8 Milano-Varese, A9 Lainate-Como-Chiasso, A10 Genova-Ventimiglia, A11 Firenze-Pisa Nord, A12 Genova-Rosignano, A13 Bologna-Padova, A14 Bologna-Taranto, A16 Napoli-Canosa, A18 Messina-Catania, A19 Palermo-Catania, A20 Messina-Palermo, A21 Torino-Piacenza-Brescia, A22 Modena-Brennero, A23 Palmanova-Udine, A24 Roma-Teramo, A25 Torre de’ Passeri-Pescara, A26 Voltri-Gravellona Toce, A27 Treviso-Belluno, A29 Palermo-Mazara del Vallo, A31 Valdastico, A32 Torino-Bardonecchia, A33 Cuneo-Alessandria, A34 Trieste-Villesse, A35 Brebemi (Milano-Brescia).