Non molto tempo fa avevamo scritto di come la Sicilia sia uno dei territori principalmente investiti dalla tassa ETS (acronimo di Emission Trading System), il sistema voluto dall’Unione europea come contribuzione economica sulle emissioni climalteranti generate dai mezzi di trasporto, e che riguarda soprattutto le aree più interessate al trasporto combinato strada-mare. Le aziende di trasporto siciliane devono infatti affrontare nel 2025 un nuovo aumento dell’ETS, il secondo da quando la tassa è stata istituita, che pesa ancora di più sui risicati margini di guadagno.

E proprio sul tema dell’ETS è centrata la recente dichiarazione di Salvatore Bella, presidente di Aitras (Associazione imprese autotrasportatori siciliani), che, come riportato da “Giornale centro Sicilia”, annuncia la decisione di riunire il Comitato trasporti siciliano per proclamare il fermo dei trasporti a oltranza in tutti i porti dell’isola.

Aitras: “Dal governo nessuna soluzione per il problema ETS”

“Abbiamo pazientato per verificare gli esiti degli incontri tra il MIT e le associazioni di categoria dell’autotrasporto, ma da quanto emerge nelle note stampa delle varie associazioni apprendiamo che nessuna soluzione è stata adottata o prospettata per il problema ETS“, ha affermato Bella. “Si è parlato solo di un ipotetico ‘interesse’ verso il tema da parte di alcune associazioni che hanno i propri associati prevalentemente nel nord dell’Italia.”

“Il mondo del trasporto siciliano”, ha continuato, “ormai si è stancato di assistere a questi continui giochetti di palazzo dopo avere aspettato invano delle possibili soluzioni che puntualmente non sono arrivate. Siamo costretti a incrociare le braccia e a fermare i nostri camion nei nostri piazzali non avendo più prospettive di futuro per le nostre aziende.”

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