ASSOTIR ha presentato un ricorso al TAR Lombardia contro la delibera comunale n.971 del 2023 che vieta l’accesso all’Area B di Milano, nelle ore diurne dei giorni feriali, ai veicoli pesanti sprovvisti di sensori per l’angolo cieco a partire dal 2 ottobre scorso.

“La nostra decisione, che ha visto una massiccia partecipazione da parte delle imprese  fa seguito alla constatazione dell’inutilità degli incontri con l’Amministrazione comunale. Abbiamo rilevato diverse criticità nel provvedimento, che riguardano l’efficacia e la legittimità delle misure. Non è affatto dimostrato che simili sensori, allo stato attuale, possano garantire una maggiore sicurezza sulle strade cittadine, anzi al contrario si potrebbero verificare addirittura degli effetti addirittura peggiorativi”, ha detto il Presidente di ASSOTIR Lombardia, Pietro Castelli.

“Questa iniziativa – ha aggiunto il Segretario Generale di ASSOTIR, Claudio Donati – punta a restituire dignità a una categoria di imprenditori che nelle ultime settimane è stata trasformata dai media nella principale responsabile degli incidenti successi a Milano. Ma punta soprattutto a mantenere viva l’attenzione su una decisione pasticciata, illogica, inefficace – e, forse, addirittura pericolosa – improntata alla fretta di ‘far qualcosa’ per placare le proteste, peraltro comprensibili.

ASSOTIR: “Misura autarchica, è un ritorno al Medioevo”

“Questa decisione non affronta minimamente le reali criticità del traffico cittadino, come il contenimento della congestione del traffico urbano, i controlli sulla effettiva disponibilità degli spazi per la sosta dei veicoli e, più in generale, i controlli sul rispetto del codice della strada da parte degli utenti, un’opera di informazione e formazione in materia di educazione stradale diretta a tutti i soggetti che utilizzano la strada, a partire proprio da quelli più vulnerabili. Senza contare che questa delibera si applica a tutti i veicoli che entrano nella zona B di Milano, a prescindere da quale parte d’Italia o d’Europa provengano. Questa misura è del tutto autarchica. Sembra, più che una fuga in avanti, un ritorno al Medioevo”, ha concluso Donati.

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