ASSOTIR contro il caro gasolio. “Prezzi in risalita, intervenga il Governo”
“Il Governo deve anche indagare sul fatto che i prezzi della benzina stiano subendo un andamento differente: ormai sono abbondantemente più bassi di quelli del diesel. Anzi, la forbice tra i due carburanti – osserva la presidente nazionale Manigrasso - anche in questa nuova fase di aumenti, si allarga a favore della verde, per motivi che rimangono del tutto non chiariti”.
ASSOTIR, l’associazione italiana delle imprese di trasporto, si scaglia ancora una volta contro il caro gasolio, dopo che in questi ultimi giorni si è registrato un nuovo aumento dei prezzi alla pompa. “In appena 5 giorni, dal 7 ottobre a oggi (12 ottobre, ndr) – sottolinea Anna Vita Manigrasso, presidente nazionale dell’Associazione – il prezzo del gasolio è aumentato di ben 20 centesimi al litro”. L’Associazione ritiene inoltre che a questo punto non si possa più rinviare l’aggiornamento delle tariffe minime, ferme a febbraio nonostante la violenta impennata del costo del carburante.
ASSOTIR sul caro gasolio: è una dinamica speculativa
Secondo la Presidente Manigrasso la corsa dei prezzi sembra dovuta a una dinamica speculativa: “È vero che l’OPEC+ ha deciso di ridurre di due milioni di barili di greggio al giorno la produzione, ma il gasolio che i distributori stanno vendendo in questi giorni è stato acquistato diverse settimane fa, a prezzi nettamente più bassi. Inutile sottolineare che, quando si tratta di abbassare i prezzi, gli interventi sono molto meno celeri”, ha detto. “Il Governo deve anche indagare sul fatto che i prezzi della benzina stiano subendo un andamento differente: ormai sono abbondantemente più bassi di quelli del diesel. Anzi, la forbice tra i due carburanti – osserva ancora Manigrasso – anche in questa nuova fase di aumenti, si allarga a favore della verde, per motivi che rimangono del tutto non chiariti”.
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ASSOTIR chiede quindi al prossimo Governo di accertare se qualcuno, noncurante della crisi energetica che sta mettendo in difficoltà molte famiglie e imprese, stia portando avanti l’ennesima speculazione. “La vicenda del caro-gasolio mostra come sia indispensabile intervenire senza indugio su un’altra questione, quella dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio”, ha aggiunto Claudio Donati, segretario generale dell’Associazione. Si tratta in sostanza dell’insieme delle voci di costo sostenute dalle imprese di autotrasporto che determinano un costo di riferimento al chilometro.