Assemblea di Anita, tutti d’accordo: parola d’ordine la crescita
Vincenzo Boccia, il Presidente di Confindustria intervenuto all’Assemblea di Anita (Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici) dal titolo ‘Voglia di crescita’, tenutasi a Roma venerdì 14 giugno, ha concluso i lavori con parole che rimandano la palla nella metà campo del Governo: «Il complesso sistema della logistica ci rimanda all’importanza strategica di dotare il Paese di […]
Vincenzo Boccia, il Presidente di Confindustria intervenuto all’Assemblea di Anita (Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici) dal titolo ‘Voglia di crescita’, tenutasi a Roma venerdì 14 giugno, ha concluso i lavori con parole che rimandano la palla nella metà campo del Governo: «Il complesso sistema della logistica ci rimanda all’importanza strategica di dotare il Paese di infrastrutture moderne e sostenibili».
Per Boccia, le infrastrutture hanno un ruolo fondamentale per sostenere il nostro Paese, seconda manifattura d’Europa e settima nel mondo che deve all’export la forza della sua economia, e si deve «puntare sull’industria della logistica per rendere più competitivo il Paese». Musica per la Lega che ha sponsorizzato lo ‘Sblocca cantieri’, un po’ meno per il ministro Danilo Toninelli e per il M5S che si sono messi di traverso sulla Tav.
Nella sua relazione, il Presidente di Anita, Thomas Baumgartner, ha spiegato il senso del titolo scelto per l’assemblea: «Voglia di crescita è un mood che non esprime solo un desiderio, ma rispecchia un più generale sentire comune degli imprenditori italiani», convinti di avere capacità e potenzialità ancora inespresse.
Servono interventi del Governo oltre che del nuovo Parlamento UE
Baugartner ha poi toccato un po’ tutti i mali che affliggono l’autotrasporto. Ha affermato innanzi tutto che è ora di cambiare pagina: per troppo tempo il trasporto è stato visto in Italia solo come un costo comprimibile. «La logistica va vista sempre più come servizio che crea valore aggiunto non come mero costo da sopportare». Ricordando come il settore dia lavoro a più di 800 mila persone e fatturi 47 miliardi di euro.
Tornando sul tema export (l’Italia è al nono posto nella classifica mondiale), Baumgartner si è scagliato contro i divieti al transito imposti dall’Austria al Brennero: «Abbiamo bisogno di essere difesi. Le limitazioni imposte al trasporto stradale sull’arco Alpino, dove transita il 70 per cento delle merci e un volume di 50 milioni di tonnellate annue solo al Brennero, vogliono in realtà colpire il made in Italy e frenare le nostre relazioni commerciali con il Nord Europa». E Boccia gli ha fatto eco rincarando la dose: «Queste limitazioni unilaterali da parte dell’Austria sono inaccettabili».
Si lancia poi un altro monito al nuovo Parlamento UE: «Sarà essenziale combattere la concorrenza dei Paesi dell’Est, il dumping sociale e la somministrazione transnazionale irregolare», creando anche incentivi ad hoc per il trasporto combinato. Mentre per la sostenibilità «serve cambiare il parco circolante, se possibile con veicoli a impatto zero», parola di chi (Fercam) ha prenotato a fine 2017 il primo Tesla Semi a trazione elettrica.