Il MAN TGE, il light truck tuttofare del Leone, è entrato a far parte del parco veicoli di un’altro importante costruttore internazionale, la Bonatti S.p.A., general contractor internazionale, specializzato nell’offrire servizi di ingegneria, gestione e manutenzione impianti e oleodotti per l’industria dell’oil&gas and power.

Nello specifico la Bonatti ha scelto il MAN TGE 3.140 4×4 con doppia cabina per gestire il trasferimento del proprio personale e dei materiali presso i cantieri di lavoro.

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MAN TGE per la Bonatti S.p.A, specializzata nell’industria Oil & Gas

“Quando due anni fa abbiamo deciso di rinnovare la nostra flotta cercavamo un veicolo che fosse robusto ma anche estremamente funzionale alle nostre esigenze, ci siamo orientati sul MAN TGE e, dopo averlo messo alla prova nei nostri molteplici cantieri, abbiamo capito subito che avevamo fatto la scelta giusta” spiega Giacomo Scozzesi, responsabile Asset e Logistica di Bonatti, una società con oltre 70 anni di esperienza al servizio dell’industria petrolifera, del gas e dell’energia, la società è oggi presente in 4 continenti e può contare su un organico di circa 10.000 persone.

“La costruzione di oleodotti è una delle nostre principali attività, si tratta di cantieri mobili che seguono l’andamento del tracciato dei lavori. La nostra esigenza operativa, per trasferire le squadre di lavoro e i materiali, è di poter contare su un veicolo versatile che si destreggi senza difficoltà su diversi terreni, dalle strade sterrate e dissestate a quelle asfaltate” prosegue poi Scozzesi. Una delle ultime fatiche dell’azienda è infatti un metanodotto da 56 pollici, in costruzione in Germania. Si tratta di una infrastruttura che permetterà una miglior distribuzione del gas in Europa, collegando le grandi dorsali del nord del continente con le reti mediterranee.

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Caratteristiche tecniche

La versione 4×4 a trazione integrale del MAN TGE è ideale per la cantieristica: possiede una frizione lamellare a controllo elettronico Haldex di 5° generazione che ripartisce automaticamente la coppia motrice tra l’asse anteriore e posteriore. In caso di slittamento sulle ruote anteriori o sulla base di altri parametri rilevati dai sensori del veicolo, come ad esempio l’intervento dell’ESP, è possibile indirizzare in modo continuo dallo 0% al 100% della coppia motrice sull’assale posteriore. La ripartizione della coppia motrice non è finalizzata solo alla trazione, ma influisce positivamente anche sulla sicurezza di marcia.

Numerosi sono i vantaggi di questa tipologia di frizione; un tempo di reazione molto rapido, una maggiore precisione, una struttura più compatta e un peso ridotto. La trazione integrale è permanente, ciò significa che è sempre disponibile e, se la condizione di marcia non la richiede, il veicolo utilizza unicamente la trazione anteriore.

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