Arcese, il colosso della logistica del Trentino, ha fatto sapere che il suo network intermodale verrà ulteriormente ampliato con un nuovo collegamento per semirimorchi gran volume P400, operato da Mercitalia Rail. Il network Arcese unirà il nord e il sud Italia con tempi di percorrenza (transit time) inferiori alle 20 ore e interesserà, nello specifico, la nuova linea adriatica Torino – Pescara – Foggia. Permetterà di movimentare fino a 10.000 rimorchi all’anno.

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Arcese, multimodalità fa rima con sostenibilità

Il nuovo servizio andrà a integrare il network multimodale dell’asse adriatica e si aggiungerà a quelli già esistenti di Novara-Pescara, Verona-Bari e Venezia-Bari. Un network, quello di Arcese, che ad oggi conta collegamenti in tutta Europa: dalla Spagna alla Romania, dalla Turchia alla Scandinavia con più di 50 partenze giornaliere. La multimodalità è una tematica calda, come abbiamo già visto a gennaio, ed è al centro degli sforzi di altri attori del settore della logistica, come SMET.

Per portare avanti i suoi principi di sostenibilità, Arcese ha trovato proprio nel trasporto intermodale un valido alleato nonché pilastro della sua strategia di business. Il 40% dei trasporti a carico completo oggi sono effettuati su rotaia o per via marittima: l’obiettivo di Arcese è espandere ulteriormente il proprio network, come risposta alle evoluzioni dello scenario internazionale del trasporto. La capacità produttiva stradale sarà infatti sottoposta, nei prossimi anni, a vincoli crescenti come, giusto per citarne alcuni, il pacchetto di mobilità della Comunità Europea, le regolamentazioni legate al social dumping e i divieti settoriali.

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La nuova tratta adriatica permetterà di contribuire al cambio modale in Italia (dal trasporto su strada al trasporto ferro/mare), collegando i servizi intermodali europei con i servizi nazionali, andando così a ridurre i chilometri stradali di primo e ultimo miglio percorsi, il numero di mezzi pesanti circolanti e le emissioni in atmosfera, per un risparmio previsto – secondo quanto affermato nella nota di Arcese – di oltre 1 milione di kg di CO2. A noi non resta che aspettare gli sviluppi (green) della situazione.

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