In vista delle elezioni politiche del 25 settembre, ANITA ha voluto riepilogare – a beneficio delle forze che si candidano a governare il Paese – le priorità di un settore complesso come l’autotrasporto. Allo stesso tempo, l’associazione che riunisce alcune grandi aziende di trasporto ha avanzato una serie di proposte. Vediamole nel dettaglio, non prima di riportare qualche informazione di contesto. L’aumento dei prezzi del gasolio, del gas, dell’energia elettrica e delle materie prime, le interruzioni delle catene di approvvigionamento – scrive ANITA – e la chiusura di alcuni mercati strategici dovuti al conflitto russo-ucraino e la carenza di lavoratori nel settore si stanno aggiungendo alle già complesse sfide conseguenti alla crisi post pandemica e a quelle derivanti dalla decarbonizzazione del settore trasporti.

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Le proposte di ANITA in vista delle elezioni politiche

Eccole, nel dettaglio e come la stessa associazione le ha riportate nella sua nota informativa:

  • L’ammodernamento del parco veicolare nell’ottica di proseguire nel processo di transizione energetica ed ambientale.
  • L’attenzione da porre ai costi di esercizio delle imprese di autotrasporto e logistica per favorire la sostenibilità ambientale ed economica.
  • La promozione di soluzioni innovative di trasporto quali la sperimentazione dell’European Modular System (EMS), il “P18”, la riforma dei divieti di circolazione nazionali e la libera circolazione sulla rete TEN-T.
  • La promozione dell’intermodalità e della logistica integrata attraverso la riforma di Ferrobonus e Marebonus e gli investimenti infrastrutturali per favorire l’intermodalità.
  • La risoluzione dei problemi esistenti nell’attraversamento del Brennero.
  • La modifica della Legge Sabatini per accrescere la competitività del sistema imprenditoriale del Paese.
  • Le misure per avvicinare i giovani al mestiere dell’autista, consentendo l’assunzione di lavoratori non comunitari e la creazione di percorsi scolastici dedicati.
  • L’attuazione della lettera di vettura stradale in formato elettronico (eCMR).
  • L’esclusione delle attività di trasporto e logistica svolte dalle imprese iscritte all’Albo nazionale degli Autotrasportatori dal versamento del contributo annuale per il funzionamento dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART).
  • L’introduzione di misure per favorire la legalità degli appalti nella logistica.

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