Sensori angolo cieco a Milano, ASSOTIR risponde ai ciclisti: “Protestare è legittimo, diffamare no”
“I manifestanti hanno individuato in Assotir ‘il colpevole’. Ma di che cosa? Evidentemente, di aver chiesto al TAR della Lombardia di pronunciarsi sull’operato del Comune di Milano. La magistratura che ha deciso la condanna del Comune. Certamente, se di questo siamo ‘colpevoli’, ne siamo orgogliosi, perché, in un sistema democratico, le regole devono valere per tutti, senza scorciatoie per nessuno.", ha detto il segretario generale di ASSOTIR, Claudio Donati.
Assotir, l’associazione che ha presentato, e vinto, il ricorso contro la decisione della Giunta milanese che obbligava i camion a installare sensori per il monitoraggio dell’angolo cieco sul territorio cittadino, non ci sta e risponde ai gruppi di ciclisti che ieri hanno protestato vivacemente sotto la sede locale di Assotir, in zona Isola a Milano.
La posizione di ASSOTIR sulle proteste di Milano
“Protestare è legittimo, usare slogan e striscioni diffamatori è altro. Questo non è consentito a nessuno”, ha detto il segretario generale Claudio Donati. “Abbiamo dato incarico ai nostri legali di attuare le misure di tutela dell’Associazione più opportune”.
“I manifestanti hanno individuato in Assotir ‘il colpevole’. Ma di che cosa? Evidentemente, di aver chiesto al TAR della Lombardia di pronunciarsi sull’operato del Comune di Milano. La magistratura che ha deciso la condanna del Comune. Certamente, se di questo siamo ‘colpevoli’, ne siamo orgogliosi, perché, in un sistema democratico, le regole devono valere per tutti, senza scorciatoie per nessuno. Avremmo fatto volentieri a meno di tutto ciò, se solo l’Amministrazione avesse ascoltato le ragioni di Assotir esposte in due incontri (19 maggio e 21 settembre u.s.) con l’assessora Arianna Censi, durante i quali abbiamo chiarito le nostre perplessità su una strategia scarsamente efficace, ai fini di assicurare maggiore sicurezza sulle strade ai soggetti deboli, che poneva come unica misura l’obbligo di installazione di sensori a bordo dei camion. Un obbligo, tra l’altro, poco sostenibile sul piano giuridico, come poi è risultato evidente con la sentenza della settimana scorsa”, ha aggiunto il Segretario Generale di ASSOTIR.
“L’occasione di confronto è la modifica del codice della strada”
“C’è oggi un’ottima occasione – ha concluso Donati – costituita dal disegno di legge per la modifica del Codice della Strada, all’attenzione del Parlamento, che andrebbe utilizzata per arrivare in tempi rapidi ad una soluzione valida per tutto il territorio nazionale ed in linea con le prescrizioni europee in materia. Noi siamo pronti a dare una mano, ma le carte in mano le ha il Comune”.
Assotir ha vinto il ricorso contro il Comune di Milano sull’obbligo di istallare sensori di angolo cieco su autobus e camion. Il Tar della Lombardia – con sentenza n.2770/2023 – ha annullato integralmente gli atti del Comune di Milano che prevedevano il divieto di accesso in area B e C ai mezzi pesanti sprovvisti di sensori di segnalazioni di angolo cieco per effetto del ricorso presentato da ASSOTIR della Lombardia lo scorso 9 ottobre.