Angoli ciechi, dopo la Francia è scontro anche in Germania. Gli obblighi per la sicurezza dei camion accendono le polemiche nell’autotrasporto
In Germania la legge che voleva rendere obbligatoria l'installazione di sistemi per ridurre gli angoli ciechi dei mezzi pesanti è naufragata nella Commissioni Trasporti. E in Francia monta la polemica sugli adesivi che gli autotrasportatori devono installare sui mezzi
Pesante battuta d’arresto, a Berlino, per l’iniziativa Abbiegeassistent Jetz (“assistenti di svolta ora”) che stava rischiando di mandare in tilt il mondo del camion tedesco e, in prospettiva, di tutta Europa. Forte dei recenti successi elettorali, il partito ecologista dei Grünen (i Verdi) ha portato fino al Parlamento federale un disegno di legge per anticipare al 31 luglio 2022, estendendola a tutti i camion circolanti, l’entrata in vigore della direttiva Ue che imporrà dal 2024 ai soli mezzi di nuova omologazione il montaggio di sistemi (telecamere o sensori) che “illuminino” gli angoli ciechi (in particolare quello a destra, cruciale nelle svolte autostradali), riducendo così il rischio di investire ciclisti o pedoni nel corso della svolta. Di fatto, entro poco più di un anno sarebbero potuti entrare nei centri abitati delle città tedesche solo i camion dotati di “assistenti alla svolta” (Abbiegeassistent), a prescindere dalla data e dal Paese di immatricolazione.
Proposta bocciata dalla Commissione trasporti del Parlamento tedesco sulla base del parere di un gruppo di esperti che hanno documentato non solo l’impossibilità di rispettare tempi così stretti, ma soprattuto il rischio di esporsi a sanzioni dalla UE. Visto che l’iniziativa di legge prevedeva anche incentivi economici per stimolare l’installazione dei dispositivi, l’obbligo potrebbe configurare un indebito vantaggio a favore degli autotrasportatori tedeschi, facendo scattare le contromisure di Bruxelles.
Angoli ciechi, in Francia la polemica non si placa
La questione degli angoli morti non agita soltanto la Germania. Mentre il periodo di tolleranza di sei mesi volge verso la fine, si incendia in Francia la polemica sugli adesivi “anti-investimento” di cui devono dotarsi tutti i mezzi di peso superiore alle 3,5 tonnellate. Da applicare in coda e lungo la parte anteriore della fiancata, si tratta di rettangoli riflettenti giallo-neri in una cornice rossa che riproducono la sagoma stilizzata del camion, gli spazi di angolo morto a lato la cabina e la dicitura Attention, Angles morts!. Adesivi la cui mancanza, a partire dal 1° luglio, potrà far scattare un verbale da 135 euro.
E che, in occasione del 1° aprile, sono stati il bersaglio di “trappole” senza fine: è infatti girata la voce che Germania, Olanda e Polonia avessero preso per rappresaglia provvedimenti simili, imponendo però che gli avvertimenti fossero scritti in tedesco, olandese e polacco. Un sito di burloni ha persino messo in vendita per 30 euro su Amazon un set di adesivi in otto lingue diverse: francese, inglese, olandese, italiano, spagnolo, portoghese, tedesco e polacco