Fedex

Un miliardo di dollari di profitti ‘evaporato’ in poco più di un semestre. E il titolo che, in un anno, ha perso un terzo del suo valore alla borsa di Wall Street. Questa è oggi Fedex, colosso statunitense della logistica che dà da lavorare a 400 mila persone e dispone della terza flotta aerea mondiale dopo Delta e American Airlines, affiancata da 180 mila tra camion e furgoni.

Gigante ‘sedotto e abbandonato’ dal suo miglior cliente, quell’Amazon che ha divorziato dal numero uno dei suoi fornitori di servizi di consegna per trasformarsi in concorrente, utilizzando una flotta di aerei, camion e furgoni propri. E cancellando contratti per vari miliardi di dollari l’anno. Motivo che ha spinto il fondatore, Fred Smith, a tornare sul ponte di comando di Fedex e a lanciare la ‘santa alleanza’ con altri protagonisti del commercio spiazzati dalla fulminea crescita dell’e-commerce.

Fedex, Walmart e Target. Al via l’alleanza anti Amazon

Primi tra tutti i giganti feriti Walmart (12 mila negozi in 28 Paesi) e Target (1.800 negozi solo negli Usa, 300 in Australia e 130 in Canada). Alleanza anti Amazon con asso nella manica: a fronte dell’agonia dell’US Post Service, incapace di reggere il passo coi nuovi volumi di traffico merci, Fedex negli ultimi due anni, parallelamente al rinnovo della flotta aerea, ha creato la propria rete distributiva a terra, il Fedex Ground network. Che comprende, solo negli Stati Uniti, 70 nuovi centri di smistamento e ha aumentato la capacità dei magazzini di quasi 3,5 milioni di metri quadri.

Infrastruttura perfetta, e al passo coi tempi, per permettere a Fedex e ai suoi clienti di fare concorrenza alle consegne ‘in meno di 24 ore’ di Amazon. Ma la sfida più ardua per Smith, ancor prima di attirare nel portafoglio clienti Walmart e Target, è quella di convincere analisti e investitori che l’avanzata di Amazon non deve obbligatoriamente coincidere con il declino di Fedex e degli altri operatori della logistica.

Amazon Fleet

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