Amazon, in arrivo un nuovo centro di distribuzione nella bergamasca. Previsti 900 nuovi posti di lavoro anche per l’autotrasporto
Amazon continua ad espandere la sua rete logistica in Italia per far fronte alla domanda crescente di ordini da parte dei clienti, ampliare l’offerta di prodotti e supportare le pmi: il nuovo centro di distribuzione nella bergamasca è frutto di un investimento di €120 milioni e creerà 900 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni, tra cui anche posizione legate all'autotrasporto.
Prosegue lo slancio del Colosso di Seattle sull’onda lunga degli investimenti del 2020, anno record a livello di affari dopo il boom dell’e-commerce dettato dalla crisi pandemica. Dopo l’annuncio dello scorso gennaio dell’apertura di due nuovi centri logistici a Novara e Spilamberto (MO), il nuovo centro di distribuzione annunciato da Amazon sarà situato a Cividate al Piano, in provincia di Bergamo, e sarà operativo a partire dal prossimo autunno. Amazon investirà oltre €120 milioni e creerà 900 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni garantendo salari competitivi e numerosi benefit sin dal primo giorno. La selezione degli operatori di magazzino avrà inizio in primavera.
I dipendenti saranno assunti al quinto livello del Contratto Nazionale del Trasporto e della Logistica con un salario d’ingresso pari a €1.550 lordi. La struttura avrà un impatto sostenibile e sarà alimentata attraverso pannelli solari e sistemi ad alto risparmio energetico in linea con il Climate Pledge, con cui Amazon si impegna a raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto agli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.
Amazon, un nuovo centro di distribuzione nella bergamasca
I 900 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato del centro di Cividate del Piano si andranno ad aggiungere agli oltre 9.500 già creati dell’azienda nel Paese. Il lancio del nuovo centro comporterà un ulteriore investimento di oltre 120 milioni di euro che si aggiungeranno ai 5,8 miliardi di euro già investiti da Amazon in Italia negli ultimi dieci anni.
“Fin dal 2017 abbiamo avuto il primo contatto con Amazon per la realizzazione di questo innovativo centro di distribuzione”, ha esordito il sindaco di Cividate al Piano, Gianni Forlani. “Ci siamo adoperati per conoscere in primis la natura di questo insediamento, chiedendo ed ottenendo che l’intero progetto fosse sviluppato nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle persone che ci avrebbero lavorato Si è chiesto e ottenuto di realizzare una pista ciclopedonale che colleghi il polo alla stazione ferroviaria di Cividate per chi utilizzerà il treno. Inoltre abbiamo raggiunto un accordo per la piantumazione di ben 5.500 alberi sul territorio per la mitigazione degli impatti del polo, sulle emissioni del traffico conseguente oltre che di tipo paesaggistico”.
Il nuovo centro sarà operativo entro il prossimo autunno e integrerà sistemi di risparmio energetico riducendo l’impronta ambientale. L’energia prodotta grazie a pannelli fotovoltaici posti sulla copertura del magazzino alimenterà il sito con circa 1.146 KW. L’edificio sarà gestito dal BMS (Buliding Management System), un sistema che permette una gestione intelligente dell’utilizzo e della manutenzione dell’immobile.
Sciopero generale della filiera lunedì 22 marzo
L’annuncio dell’apertura del nuovo polo logistico arriva a una settimana dalla nota con cui Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno dichiarato lo “sciopero generale di 24 ore dei dipendenti diretti dei magazzini, cui è applicato il contratto nazionale della Logistica e di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende di fornitura in appalto di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci della filiera Amazon in Italia”. Sciopero della filiera Amazon d’Italia che sarà previsto per lunedì 22 marzo. “Tra le rivendicazioni sindacali alla base dello sciopero – hanno rimarcato le sigle sindacali – ci sono la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza”.